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Niccolò Bettarini è una furia: attacca il giudice e l'avvocato

Giada Oricchio
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È durissimo lo sfogo di Niccolò Bettarini dopo la notizia che il Tribunale di Milano, attraverso il giudice Guido Salvini, ha disposto la scarcerazione di Davide Caddeo, il ragazzo che il 1° luglio scorso lo aveva colpito con 11 coltellate ed era stato condannato a 9 anni. Per il magistrato, Caddeo deve riabilitarsi in un centro di terapia per tossicodipendenti. Il figlio di Simona Ventura che all'epoca dei fatti, fu molto fortunato a riportare solo la rottura del tendine del braccio, ha affidato i suoi pensieri a Instagram: prima ha pubblicato un post dove annunciava che non sarebbe stato zitto e avrebbe commentato la sentenza, poi ha fatto una serie di storie: “Io mi ero ripromesso di non riparlare di questa cosa perché non fa piacere a me. Non lo faccio per pubblicità o per apparire, str**zate. Faccio questa storia perché sono inc**zato e a quanto pare fare le storie su Instagram è l'unico modo per arrivare alla gente. Al di là che si commenta da solo quello che è successo. Io sono stato zitto in tutti questi mesi nonostante siano state dette tante cose. Non me ne frega un ca**o, io dico quello che penso: la giustizia italiana non esiste, è uno schifo per tutti quanti. Soprattutto volevo fare i complimenti al mio avvocato dal quale non ho saputo niente per mesi. Io ho dovuto sapere tutto attraverso notizie e amici miei, praticamente ci ha abbandonato dopo l'ultima sentenza e vi spiego anche perché, non me ne frega un ca**o. La signora Alessandra Calabrò voleva che a gennaio io andassi a parlare in un programma chiamato Porta a Porta a elogiarla del lavoro fatto, bel lavoro che ha fatto, sì, sì. Io ho rifiutato perché mi ero promesso, dopo l'ultima sentenza, di non riparlare più di questa cosa… e poi bisogna fare i complimenti al giudice, complimenti giudice Salvini. A casa mia se do una sentenza per 9, 5, 4 anni per tentato omicidio, se dopo un mese li scarcero tutti con permesso di lavoro e li metto ai domiciliari qualcosa non quadra, ma questa è l'Italia, ragazzi, questa è la giustizia italiana. Mi ero esposto dopo l'ultima sentenza dicendo che la giustizia era stata giusta con me, mi ritenevo fortunato, purtroppo non è più così. Ve ne potete andare tutti a fare in c**o, voi e chi è sopra di voi. Io mi alzo e sono fiero di me, non come certa gente che bazzicherà per sempre nella sua m***a, vergogna!”. 

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