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"Disgelo" tra Al Bano e l'Ucraina: incontrerò l'ambasciatore

Davide Di Santo
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Prove di "disgelo" tra l'Ucraina e Al Bano. "Ribadisco e rivendico il mio essere un uomo di pace, di aver sempre e solo cantato la pace e l'amore, senza aver mai svolto alcun ruolo politico in alcuno dei Paesi del mondo in cui sono stato invitato per i miei concerti. Detto ciò, accolgo di buon grado l'invito dell'ambasciatore ucraino. Spero così, davanti ad un bicchiere di buon vino, di dimostrare che la musica non ha catene o colori politici, non porta sangue ma libertà, non crea catene ma le spezza, giunge dove anche le grida più acute e violente non potranno mai arrivare. E decidere dove cantare o dove smettere di farlo significa togliere speranza alle persone che affollano le piazze e i teatri solo per la gioia di cantare e divertirsi", dichiara il cantante pugliese inserito nella lista nera del Paese perché considerato "una minaccia per la sicurezza nazionale". In giornata l'ambasciatore ucraino a Roma, Yevhen Perelygin, si era detto pronto ad incontrare Al Bano, non senza ribadire le accuse nei confronti di Paesi come la Russia. "Sono disponibile sin da subito ad accogliere Albano Carrisi e spiegare meglio il motivo per cui è pericoloso per gli artisti, soprattutto per quelli molto conosciuti, flirtare con i regimi dittatoriali sanguinari sia che si tratti del Cremlino, della Siria o di altri paesi - si legge in un comunicato diffuso dall'ambasciatore - Vorrei fare un tentativo di convincerlo che la tesi propagandistica russa sul 'ritorno della Crimea nella Russia' di fatto legittima ed incoraggia l'invasione militare russa in Crimea ed in Donbas nonché allontana la pace in Ucraina".

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