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Revocati i domiciliari ai genitori di Renzi

Il Tribunale del Riesame dispone l'interdizione per 8 mesi dall'attività imprenditoriale

Carlo Antini
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Il tribunale del Riesame di Firenze ha accolto la richiesta della difesa di Tiziano Renzi e Laura Bovoli e ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari per i genitori dell'ex premier Matteo Renzi, che era stata disposta il 18 febbraio scorso dal gip Angela Fantechi, su richiesta del pm Luca Turco, nell'ambito di un'inchiesta per bancarotta e fatturazioni per operazioni inesistenti. I giudici del Riesame, che oggi hanno revocato gli arresti domiciliari per Tiziano Renzi e la moglie Laura Bovoli, hanno disposto a loro carico la misura dell'interdizione per 8 mesi dall'attività imprenditoriale. I genitori dell'ex premier, accusati di bancarotta e fatturazioni per operazioni inesistenti nell'ambito di un'inchiesta della procura fiorentina sul fallimento di alcune cooperative collegate alla loro azienda di famiglia, la Eventi 6, potranno lasciare adesso gli arresti domiciliari che stavano scontando a Rignano sull'Arno (Firenze), in casa della figlia Matilde. La richiesta di revoca degli arresti domiciliari "per la totale insussistenza delle esigenze cautelari" era stata depositata dapprima al gip Angela Fantechi dall'avvocato Federico Bagattini, difensore dei coniugi, durante l'interrogatorio di garanzia, motivandola anche con il fatto che i genitori dell'ex premier hanno lasciato ogni carica nella Eventi 6. Il gip l'aveva respinta l'1 marzo scorso. I legali di Renzi senior e della moglie hanno presentato la stessa richiesta al Tribunale del Riesame corredandola con una memoria di 25 pagine con numerosi allegati e, durante l'udienza del 6 marzo scorso, hanno contestato uno per uno i capi d'imputazione, in particolare la bancarotta. Ai genitori dell'ex premier vengono contestate dall'accusa fatture false e gonfiate per circa 250mila euro. Le avrebbe emesse, secondo i magistrati della procura di Firenze, la Marmodiv, una delle cooperative coinvolte nell'inchiesta. Ma la Marmodiv, per la quale è stato chiesto il fallimento nell'ottobre scorso, secondo l'accusa sarebbe stata utilizzata per "alleggerire" degli oneri previdenziali e fiscali la società della famiglia Renzi, la Eventi6. Sempre secondo l'accusa, i coniugi Renzi sarebbero gli amministratori di fatto di questa cooperativa, come lo sarebbero stati di altre due cooperative coinvolte nell'inchiesta e già fallite.

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