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Genova, il bilancio dei morti sale a 43. Un ferito grave muore in ospedale

Silvia Sfregola
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Una conta tragica. Sale a 43 il numero dei morti accertati a causa del crollo del ponte Morandi di Genova lo scorso 14 agosto. Se un turista tedesco dato per disperso si è messo in contatto con la prefettura del capoluogo ligure per rassicurare tutti sulle sue condizioni di salute, è in vacanza in Italia con il suo cane, in mezzo alle macerie del 'mostro' i soccorritori trovano altri cadaveri. Nella notte, schiacciata sotto un blocco di cemento, è stata rintracciata la vettura della famiglia Cecala di Oleggio in provincia di Novara. Al suo interno sono stati trovati i corpi di papà Cristian, mamma Dawna, di origine giamaicana, e della piccola Krystal di 9 anni. La famiglia avrebbe dovuto imbarcarsi al porto di Livorno intorno alle ore 17 per raggiungere l'Isola d'Elba. Sono finite pure le speranze di trovare in vita Mirko Vicini, l'addetto dell'Amiu, l'azienda municipalizzata dei rifiuti, che si trovava martedì scorso nel capannone colpito dal crollo del ponte Morandi. Il giorno seguente al disastro era già stato trovato il corpo del suo collega Bruno Casagrande. Un dolore atroce per la madre del 30enne che, da giorni, stazionava ai piedi delle macerie del ponte Morandi in attesa di notizie sul figlio. Una storia che aveva commosso tutti. La lista dei dispersi è ora esaurita ma fra le macerie della struttura i soccorritori scavano ancora. L'ultima pessima notizia arriva dall'ospedale San Martino dove nel pomeriggio spira il 36enne di origini romene Marian Rosca. L'uomo, un camionista, era arrivato nel noscomio ligure in condizioni disperate con un trauma toracico e, sopratutto, un trauma cranico "importantissimo". I medici hanno fatto il possibile per salvarlo ma la situazione era troppo compromessa.

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