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Bagnasco: “Genova non si piegherà”. Applausi al governo, Pd fischiato

Alla Fiera del capoluogo ligure le esequie per 18 vittime decedute nel crollo di Ponte Morandi

Silvia Sfregola
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Ha parlato all'anima della Genova nuovamente ferita e non è entrato nella polemica il cardinale Angelo Bagnasco nell'omelia pronunciata ai funerali di Stato, per le vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova. Ma le sue parole hanno espresso con forza i sentimenti e il dolore della gente davanti al disastro che collassando "sul torrente Polcevera ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova". Perché "il viadotto è crollato e non era solo un pezzo importante di autostrada, ma una via necessaria per la vita quotidiana di molti, un'arteria essenziale per lo sviluppo della Città. Genova però non si arrende". Ad ascoltare l'arcivescovo alla fiera di Genova allestita per ospitare le esequie di Stato per 18 vittime delle circa 40 complessive registrate finora nel gravissimo bilancio nella tragedia, c'erano anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e le massime autorità nazionali, fra cui il premier Giuseppe Conte, e locali. "Qualunque parola umana, seppure sincera, è poca cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire", ha detto Bagnasco che ha parlato di una "Genova è nello sguardo del mondo, in un grande abbraccio di commozione, di affetto e di attesa" e che "che non può essere dimenticata da nessuno". Una città quella della Lanterna dove "l'anima del suo popolo in questi giorni è attraversata da mille pensieri e sentimenti, ma continuerà a lottare", è il messaggio dell'omelia funebre. Un lungo e commosso applauso ha accolto una delegazione delle squadre dei vigili del fuoco al loro ingresso nel padiglione della Fiera genovese che ha registrato la presenza di 5milapartecipanti. Anche l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci e il presidente Fabio Cerchiai, i vertici della società che, dopo tante polemiche che l'hanno investita in questi giorni, accusata di essersi difesa prima che scusata per le vittime del crollo, ha organizzato per il pomeriggio una conferenza stampa a Genova. Un applauso nel luogo dell'ultimo saluto a chi ha perso la vita nel disastro anche per i giocatori di Genoa e Sampdoria, arrivati nel padiglione della Fiera di Genova camminando l'uno a fianco all'altro. E pure i presidenti Ferrero e Preziosi e gli allenatori Ballardini e Giampaolo. Le partite Sampdoria-Fiorentina e Milan-Genoa sono state rinviate per lutto. Applausi si sono levati per gli esponenti del governo Luigi Di Maio, Matteo Salvini e Danilo Toninelli. Presenti il segretario del Pd Maurizio Martina e la senatrice Roberta Pinotti. Verso gli esponenti dem qualche fischio. Lunghissimo l'applauso per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: ad accoglierlo il sindaco Marco Bucci con la fascia tricolore. Il Capo dello Stato si è fermato a parlare con alcuni parenti delle vittime, visibilmente commosso. Stessa commozione mostrata prima nella sua visita sul luogo del disastro. Il Capo dello Stato si era recato anche dai feriti negli ospedali. Terminata la cerimonia funebre officiata dal cardinale Bagnasco è seguito anche un momento di raccoglimento della comunità islamica per due loro fedeli che sono fra le vittime. Fra i morti infatti anche credenti di altre religioni da quella cattolica. "Quando cade un ponte fisico o metaforico è un grande dolore, due punti che non si toccano più e portano via le vite di tante persone, segnando una perdita grave per l'umanità intera" sono state le parole dell'Imam di Genova Salah nella preghiera. Preghiere anche per gli sfollati e per i soccoritori. "E anche per chi ha celebrato i funerali in forma privata. Siamo vicini a tutti voi, preghiamo per Genova la Superba, saprà rialzarsi con fierezza, la nostra Genova, la Zena che in arabo vuole dire la bella", è stato l'omaggio dell'Imam della città ligure colpita dal grande lutto.

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