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Palermo, militante di Forza Nuova legato e pestato in strada

Silvia Sfregola
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Il responsabile provinciale di Forza Nuova a Palermo, Massimo Ursino, è stato aggredito e pestato in strada questa sera attorno alle 19 in via Dante, nel centro del capoluogo siciliano. Il gruppo di aggressori avrebbe circondato il militante di estrema destra, che era appena uscito dal laboratorio di tatuaggi in cui lavorava, e lo avrebbe legato mani e piedi con nastro adesivo e poi colpito a sangue. Ursino è stato immediatamente soccorso e trasportato all'ospedale Civico di Palermo. Gli aggressori avevano il volto coperto. Sul caso indagano la polizia e la digos della Questura di Palermo. Poche ore prima dell'aggressione Forza Nuova aveva lanciato un allarme. "Dopo gli attacchi incendiari avvenuti nel febbraio dello scorso anno, sempre ai danni di Forza Nuova, e la recente irruzione armata ai danni della sede di un'associazione d'area, si sta verificando un allarmante e unilaterale tentativo di alzare il livello dello scontro, a pochi giorni dall'arrivo in città di Roberto Fiore, che non può essere ignorato", si legge in una nota. "Ieri sera, infatti, sotto casa di uno dei militanti e candidati alle politiche di Forza Nuova, ha stazionato per ore un gruppo di dieci persone armate il cui atteggiamento non ha mancato di richiamare l'attenzione preoccupata del quartiere", continua il comunicato di Forza Nuova Palermo. "Invito tutti i militanti e tutti gli alleati di Italia agli italiani alla mobilitazione piena per evitare che la violenza comunista unita ai poteri forti soffochi la nostra voce", ha commentato il leader di Forza Nuova Roberto Fiore che punta il dito contro "una campagna d'odio seminata dal Gruppo Espresso e seguita da tutta la sinistra inclusa Liberi e Uguali". "Siamo tutti con Massimo Ursino, e questo sabato sarò a Palermo", ha aggiunto.

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