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Parla Bellomo, il giudice accusato di abusi: "Ecco la verità su chi mi ha infangato"

La toga del Consiglio di Stato scrive al Tempo: "Linciato dai media senza prove. Ma conservo gli sms dei miei accusatori"

Francesco Bellomo
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Rompe il silenzio Francesco Bellomo, magistrato del Consiglio di stato finito nell'occhio del ciclone dopo essere stato accusato di abusi e molestie dalle studentesse che frequentavano i suoi corsi di formazione per entrare in magistratura. Bellomo è accusato di aver usato le borse di studio assegnate a studenti meritevoli per avvicinarsi alle allieve che riteneva più interessanti, obbligandole a sottoscrivere veri e propri contratti comprensivi di clausole atte a regolare l'abbigliamento delle studentesse ed aspetti della loro vita privata. Egregio Direttore, sino ad ora ho mantenuto il più stretto riserbo in relazione alle notizie apparse, reiteratamente, sui media in merito a condotte, anche di rilevanza penale, attribuitemi, benché io non sia imputato di alcun reato e abbia notizia solo attraverso la stampa di indagini a mio carico che si starebbero svolgendo a Bari. La decisione è stata determinata dalla volontà di confrontarmi esclusivamente nelle sedi proprie e secondo le regole, come doveroso, e dall'intento di non affrontare un processo mediatico parallelo che non intendo legittimare in alcun modo. Sta di fatto che le molteplici falsità, calunnie e offese rivolte alla mia persona sono divenute intollerabili e non vorrei che il mio silenzio fosse scambiato per debolezza, o implicita ammissione di fatti che non ho commesso... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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