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Due alpinisti morti in Trentino, cinque in Austria

Davide Di Santo
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Due alpinisti lombardi sono morti e sette sono rimasti feriti nella tragedia in montagna che si è consumata questa mattina in Trentino attorno alle 9,30 lungo la cresta nord ovest della Cima Presanella, montagna di oltre 3.500 metri nelle Alpi Retiche e vetta più alta del comprensorio Adamello-Presanella, massiccio molto frequentato dagli appassionati di montagna. I feriti, le cui nazionalità sono ancora da accertare, sono ricoverati negli ospedali di Brescia, Cles, Trento e Bolzano; tre di loro verserebbero in gravi condizioni, mentre gli altri quattro non sarebbero in pericolo di vita. Nelle ricerche sono impegnati quattro elicotteri. Sarebbero originari della provincia di Brescia i due alpinisti morti dopo essere precipitati in un crepaccio mentre questa mattina stavano percorrendo la difficile via di montagna lungo la cresta nord ovest della Cima Presanella in Trentino. I due escursionisti morti facevano parte di una cordata di nove persone che era partita alle prime luci del giorno dal rifugio Stavel Denza. Gli altri sette alpinisti sono stati soccorsi ed elitrasportati in ospedale. Tre dei feriti versano in gravissime condizioni mentre gli quattro non sarebbero in pericolo di vita. I feriti sono ricoverati tra gli ospedali di Brescia, il «Santa Chiara» di Trento, Cles in val di Non ed il «San Maurizio» di Bolzano. Sulle Alpi Salisburghesi in Austria, invece, cinque alpinisti sono morti e uno è ferito gravemente dopo essere precipitati questa mattina durante l'ascensione sulla Mannlkarscharte, nel Comune di Krimml nella zona di Zell am See. Stando ad una prima ricostruzione dei soccorritori, giunti sul posto con cinque elicotteri, la tragedia si sarebbe consumata mentre stavano procedevano in cordata. Ancora da stabilire la nazionalità degli alpinisti deceduti.

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