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In Ferrari a 200 orari, Balotelli multato attacca i giornali: italiani invidiosi

Mario Balotelli

Silvia Sfregola
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"Non pensavo di andare così forte, che cosa volete, è un attimo raggiungere i 200 all'ora con questa macchina". Si sarebbe giustificato così Mario Balotelli agli agenti della polizia stradale di Vicenza che lo hanno inseguito e fermato per eccesso di velocità all'altezza di Limenella. L'episodio - riportato da Il Giornale di Vicenza - è avvenuto sabato scorso con Balotelli alla guida di una Ferrari e un amico di una Lamborghini. L'ex centravanti di Inter e Milan, nonché della Nazionale, attualmente in forza al Nizza, era tranquillo e si è subito scusato. I poliziotti hanno spiegato a Balotelli e all'amico che gli era andata bene perché sebbene viaggiassero ai 200 non potevano ritirargli la patente, limitandosi alla contravvenzione amministrativa e alla decurtazione di 5 punti, poiché come prevede la legge non avevano fissato l'andatura con l'autovelox. Poi, qualche ora dopo, il calciatore in un video postato sul suo profilo ufficiale Instagram espone la sua versione sulla vicenda e se la prende con i media italiani: "Siccome a 200 all'ora in autostrada si va sul penale, non è vero - racconta - Sarò sicuramente stato segnalato da persone ovviamente gelose, forse della macchina", ha aggiunto Supermario. Balotelli ha poi ammesso che "il controllo è stato un controllo normale e sono andato via tranquillamente". Quindi l'invettiva alla stampa italiana "che fa schifo". "L'Italia non cambia purtroppo, si sta bene in Francia", ha concluso Balotelli mentre nel sottofondo si sente il potente rombo dell'automobile su cui viaggiava.

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