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Corona, il pm chiede 5 anni. Lui grida: vergogna

Fabrizio Corona

Silvia Sfregola
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Fabrizio Corona ha "occultato" il suo "tesoro" da 2,6 milioni di euro, in parte provento di reati fiscali "commessi in passato", sia in cassette di sicurezza in Austria che nel controsoffitto della collaboratrice Francesca Persi, intestando "fittiziamente" quei contanti all'amica "ventennale e fidatissima", per "sottrarli" alle verifiche dell'autorità giudiziaria. Accertamenti terminati con il sequestro disposto nell'ottobre scorso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano. Lo ha spiegato il pm Alessandra Dolci nella sua requisitoria ai giudici della prima sezione penale di Milano di condannare corona a una pena di cinque anni e al pagamento di una multa di 14 mila euro. Nelle prime fasi dell'udienza corona è apparso talmente nervoso e agitato da essere espulso dall'aula. "Vergogna, voglio giustizia", ha gridato quando l'accusa ha prodotto dei nuovi atti. Il presidente del collegio Guido Salvini ha deciso di interrompere momentaneamente l'udienza per fare in modo che l'ex fotografo dei vip ritrovasse la calma e potesse seguire nuovamente il processo. corona è stato riammesso dopo essersi scusato per le sue intemperanze. Il pm Dolci nella sua requisitoria ha tentato anche di demolire la tesi, secondo cui Francesca Persi era la "mera custode" del "nero" dell'ex fotografo dei vip. Per il magistrato, invece, la donna sapeva tutto della situazione giudiziaria di corona e dei suoi piani per il futuro. L'ex re dei paparazzi, secondo l'accusa, voleva nascondere 1,7 milioni di euro nel controsoffitto dell'amica per renderli "non tracciabili" e invisibili in caso di controlli, come già aveva fatto in passato portando i soldi in Svizzera o a San Marino. Ragioni per le quali il pm Dolci ha sollecitato per lei una condanna a due anni e quattro mesi e chiesto anche la confisca del denaro sequestrato. Accuse che la Persi respinge al mittente. "Fabrizio è un gran lavoratore e io e lui non abbiamo mai ammazzato nessuno, mentre c'è tanta gente che, a differenza nostra, i soldi li ha portati alle Cayman", ha detto lasciando il Tribunale. "Sono rimasta molto sorpresa da richieste di pena così alte - ha aggiunto - ma credo nella giustizia e nella verità". In aula oggi ha preso la parola uno dei legali di corona, l'avvocato Luca Sirotti, che ha cercato di smontare le imputazioni di intestazione fittizia di beni e di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte a carico dell'ex re dei paparazzi. "Dal pm oggi - ha affermato Sirotti - sono arrivate soltanto ipotesi suggestive, ma la realtà è che qua siamo di fronte a somme generate in modo del tutto lecito". Somme che sono state "nascoste" dall'ex agente fotografico ma che "non erano affatto nella disponibilità" dell'amica di Corona. Per questo, per il legale, non sta in piedi l'accusa d'intestazione fittizia di beni, così com'è "insussistente" quella di frode fiscale. Della terza imputazione, la violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione, parlerà l'8 giugno l'altro difensore di corona, l'avvocato Ivano Chiesa. Dopo di lui prenderanno la parola i legali della Persi. La sentenza è prevista, invece, per il 12 giugno.

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