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Pazienti curati per terra nell'ospedale di Nola, sospesi tre medici

Silvia Sfregola
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Malati distesi sul pavimento e curati per terra. Il video girato nel pronto soccorso dell'ospedale civile di Nola (Napoli) fa il giro del web e, alla fine, tre medici vengono sospesi. La denuncia dei pazienti parte su Facebook e diventa virale: "Ecco come vengono curati e dove vengono messi..." scrivono pubblicando il filmato. Le immagini, inquietanti, spingono il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ad inviare i Nas per un'indagine mentre il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, convoca tutti i responsabili delle Asl e delle aziende ospedaliere regionali e chiede l'avvio delle procedure di licenziamento per i responsabili del pronto soccorso e del presidio ospedaliero. Le sospensioni, annunciate dalla Asl Napoli 3, arrivano nel pomeriggio: nel mirino il direttore sanitario dell'ospedale, Andreo De Stefano, il responsabile del pronto soccorso Andrea Manzi e il responsabile della medicina d'urgenza, Felice Avella. Ma il direttore sanitario De Stefano difende i suoi medici spiegando che "si è preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza". "Nell'ospedale - dichiarato - ci sono 15 barelle, 10 delle quali al pronto soccorso, e sabato ne abbiamo prese due anche alle autoambulanze per far fronte alla situazione. Uno dei due pazienti distesi a terra aveva subito un arresto cardiaco, e si era ricorsi al defibrillatore. Non potevamo mandarli via". E con i medici si schiera anche il vescovo di Nola, Beniamino Depalma: "Le colpe partono dai vertici delle istituzioni e del sistema sanitario, che non vedono le enormi difficoltà dell'ospedale di Nola nel rispondere con pochi mezzi a una platea di circa 500 mila cittadini".

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