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Radio Islam pubblica una lista di ebrei sul sito La procura di Roma apre un'inchiesta

Nell'elenco nomi di giornalisti e personalità varie. I reati ipotizzati sono minacce e diffamazione con l'aggravante dell'odio razziale

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Un gesto che ricorda moltissimo le liste di proscrizione di un passato che vorremmo non ritornasse. La procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine dopo che Radio Islam, sito che si batte contro Israele e per il ritorno dei palestinesi nelle loro terre, ha postato sulla propria homepage, una lista di personalità di religione ebraica (già pubblicata in passato, e in parte, da gruppi antisemiti ndr). Al momento il fascicolo è a carico di ignoti, i reati ipotizzati sono minacce e diffamazione con l'aggravante dell'odio razziale. Nel sito compaiono i nomi di imprenditori (come John Elkann, Carlo De Benedetti e Franco Bernabè), intellettuali e giornalisti (Clemente Mimun, Roberto Saviano, Gad Lerner, Enrico Mentana, Paolo Mieli) oltre ad una serie di documenti sul "potere ebraico" in Italia. "Non si capisce - si legge nel testo - com'è che gli ebrei che rappresentano lo 0,1 percento della popolazione occupano non solo i trust economici (maggiori banche, assicurazioni e aziende trust) ma pure tutte le maggiori testate giornalistiche e televisive".     La comunità ebraica di Roma "Siamo arrivati al raccapricciante, all'inverosimile", non usa mezzi termini la presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello. "È una rappresentazione di un odio antisemita intollerabile - prosegue -. Individuare in persone di religione ebraica è di per sè un'istigazione alla violenza, perché vengono connotate delle persone come appartenenti a un centro di potere ebraico e quindi doppiamente negative. Tutti dovremmo sollevarci. È inaccettabile. Tutto il mondo civile che sta subendo una situazione di pericolo deve reagire a questo moto di odio, che istiga all'odio non solo contro gli ebrei ma anche contro l'Islam". La presidente rivolge quindi "un plauso alla Procura per aver aperto l'inchiesta" e confida "che la la Polizia postale individuerà i responsabili questo scempio. Finora solo su siti neonazisti si erano viste cose simili. Preoccupa che adesso le si legga sul sito di sito Radio Islam. Il mondo islamico in generale prenda le distanze da questa cosa ignobile".       Fnsi e Usigrai all'attacco Sulla vicenda sono subito intervenuti i vertici della Federazione nazionale della stampa, Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso: "La decisione di Radio Islam di pubblicare un elenco di ebrei sionisti influenti nell'informazione e nello spettacolo in Italia è un'iniziativa squallida, razzista e intollerabile. In primo luogo offende i musulmani che hanno scelto la strada del dialogo e del rispetto. Queste liste ricordano tempi bui e muri che tutti dovremmo abbattere". Sulla stessa lunghezza d'onda l'esecutivo Usigrai secondo cui "le liste di proscrizione ci riportano agli anni più bui del nostro Paese. Il sito di Radio Islam ha pubblicato un elenco di giornalisti ebrei. Si tratta di un gesto vergognoso non degno di nessun Paese democratico. Ci auguriamo che arrivi subito la più netta condanna di tutto il mondo politico, culturale e religioso. Noi siamo accanto a tutte le colleghe e i colleghi citati. Non cederemo ad alcuna intimidazione".     Sel chiede la chiusura Tra i primi a commentare la notizia l'esponente di Sel ed ex capogruppo di Sel in Campidoglio, Gianluca Peciola: "Compare sul web e sui social un sito che deve essere oscurato, https://www.radioislam.org/islam/italiano/index.htm. Si tratta di un portale che fa chiaro riferimento all'odio antisemita strumentalizzando la religione islamica. Chiediamo alle autorità competenti di provvedere all'oscuramento del sito ed a fare gli approfondimenti tecnici e giudiziari necessari con prontezza".

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