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Coronavirus, i concerti dal vivo si faranno al drive-in

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Coronavirus, la Fase due è alle porte. E la musica si riorganizza per i concerti nei drive in. “Live Drive In” è il progetto ideato da un gruppo di addetti ai lavori del mondo dello spettacolo per fornire un’immediata risposta all’attuale sospensione delle attività relative a cinema, teatro e musica live causata dall’emergenza Covid-19. In diverse città italiane altrettante location si trasformeranno per l’estate 2020 in spettacolari drive-in attrezzati con mega schermi e palcoscenici per tornare a cantare dal vivo.  Per approfondire leggi anche: Musica batte cinema Il format nasce da un’idea di Utopia Srl, Zoo Srl, Italstage, e 3D Unfold, aziende leader nei rispettivi campi legati alla produzione, all’allestimento e alla progettazione di eventi. In un momento storico in cui ci si chiede come poter tornare a vivere la socialità in piena sicurezza e come poter concepire un’estate nel rispetto delle normative contro il Coronavirus, Live Drive In vuole essere promotore del primo festival completamente Covid Safety-First che risponda alle esigenze di sicurezza del momento e permetta di tornare a vivere la socialità e la musica live già dalle primissime fasi della riapertura: una grande e ambiziosa soluzione per permettere al pubblico di riavvicinarsi alle sue passioni e abitudini, promuovendo una nuova fruizione dell’intrattenimento stesso. L’obiettivo del progetto Live Drive In è anche e soprattutto quello di sostenere tutta la filiera di cinema, teatro e musica live, ad oggi in ginocchio con più di 300mila lavoratori stimati in disoccupazione e perdite per decine di milioni di euro ogni settimana. Il progetto vuole essere quindi anche un appello al Governo, al Ministero della Cultura e alle istituzioni nazionali per porre l’attenzione su un settore importante come quello dell’intrattenimento dal vivo. Il dialogo con Comuni, Assessorati e promoter locali ha portato all’individuazione di aree fruibili al format nella sua capienza massima. Le città che finora hanno aderito al progetto sono Milano, Roma, Firenze, Torino, Bologna, Napoli, Verona, Catania, Genova, Bari, Cagliari, Cosenza, Mantova, Avellino, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Lido di Camaiore, Olbia, San Benedetto del Tronto e Palermo. Un format del passato, quello del drive-in, che viene quindi rimodulato in una declinazione del tutto nuova, quasi completamente a impatto zero grazie all’utilizzo di generatori a energia rinnovabile, bagni auto-igienizzanti e materiali ecosostenibili: individuando delle location dove poter allestire spettacolari drive-in attrezzati con mega schermi e coloratissimi palcoscenici, le città italiane si faranno pioniere di un nuovo modo di pensare gli eventi, in cui gli autoveicoli saranno lo strumento sociale di una nuova con-partecipazione che è allo stesso tempo tutelante contro il rischio di contagio. Così come già sperimentato in Norvegia e Germania dove i primi passi verso questa direzione sono stati già mossi.

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