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Lazio, un punto e basta

Finisce 0-0 a Bologna, Attacco spuntato senza Immobile, difesa di ferro: ora la Conference

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Lazio spuntata, niente secondo posto. A Bologna tira poco in porta, costruisce meno e si deve accontentare di un pareggio che muove la classifica ma rischia, dopo questo turno, di farla ritrovare quinta in classifica e quindi fuori dalla zona Champions. 
L’assenza di Immobile che non ci sarà nemmeno nel derby comincia a essere un problema serio. A proposito della sfida ai rivali cittadini mancherà Vecino, uno dei giocatori più importanti nello scacchiere tattico di Sarri. Diffidato, è stato ammonito nell’unico fallo commesso durante una partita dove Maresca ha graziato Posch del Bologna (autore di sette infrazioni) e ha sventolato invece il giallo a Zaccagni che le scorrettezze le aveva subite. Dopo tre vittorie consecutive, arriva un pari che fa proseguire la serie positiva e soprattutto regala ai biancocelesti il quindicesimo clean sheet in campionato, nono in trasferta, un piccolo record per il club più antico della Capitale. Stecca Milinkovic e davanti l’attacco non si accende anche perché Luis Alberto ha problemi fisici che lo limitano fino alla sostituzione a metà ripresa.
Motta deve fare a meno di Dominguez e Orsolini, si affida l solito 4-2-3-1, con Barrow punta centrale e il terzino Kyriakopoulos avanzato per contrastare Lazzari (mossa vincente). Sarri non pensa al derby. dentro Vecino, recuperato Casale e tridente leggero senza Ciro formato da Pedro, Anderson e Zaccagni. Primo tempo ricco di occasioni da entrambe le parti. La prima è sui piedi di Pedro dopo un’invenzione di Luis Alberto ma l’ex Barcellona calcia fuori. Poi il palo clamoroso di Ferguson (Lazio fortunata) e la conclusione di Barrow respinta da Provedel, infine il mago calcia sulle braccia di Skoruspki, bravo a respingere anche il destro di Felipe troppo timido. L’arbitro Maresca non punisce Posch ma comincia ad ammonire prima Hysaj e dopo i bolognesi Moro e Ferguson. La beffa nel recupero quando sventola un giallo molto severo al diffidato Vecino che salterà il derby (primo fallo dell’uruguaiano). Tant’è, nella ripresa, dopo pochi minuti, Motta inserisce Zirkzee al posto di Kyriakopoulos per aumentare il potenziale offensivo, poi anche Medel e il giovane Pyyhtia. 
Sarri ci prova con Basic per un Luis Alberto spremuto ma il Bologna aumenta il pressing per sfruttare la stanchezza dei biancocelesti. Dentro anche Soriano, Pedro lascia spazio a Cancellieri. Basic e Casale si scontrano e lasciano un pallone sanguinoso e Barrow che, dalla distanza, per poco non fa secco Provedel. Si soffre fino all’ultimo ma il risultato non si sblocca, ne esce un pareggio agrodolce. Ora giovedì il ritorno contro l’Az Alkmaar per provare a proseguire il cammino in Conference prima di un derby decisivo nella lotta Champions col serio rischio di arrivarci dietro ai rivali cittadini.

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