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La Lazio di Sarri sogna l'impresa a Napoli

Biancocelesti al Maradona per fare il colpaccio. Immobile guida l'attacco, torna Romagnoli

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Niente è impossibile, la Lazio ci vuole provare ma per fermare questo Napoli lanciatissimo servirà un’impresa. Stasera in uno stadio «Maradona» stracolmo e pieno di entusiasmo per la creatura di Spalletti, i biancocelesti si aggrapperanno allo spartito sarriano con l’obiettivo di sorprendere la capolista che finora ha vinto 21 partite su 24. Non è al massimo la Lazio, ha tanti giocatori sotto tono tra cui Romagnoli, costretto a giocare dopo venti giorni di stop per un infortunio muscolare (Casale è squalificato). Stesso discorso per Milinkovic, leader tecnico del centrocampo, reduce da una settimana di tormenti per l’influenza culminata con la prova negativa contro la Sampdoria. Anche Immobile, poi, non è al top della condizione così come Zaccagni pure lui alle prese col virus che aveva colpito Sergej. Un quadro preoccupante per certi aspetti ma la Lazio ha dimostrato di saper stare bene in campo negli scontri diretti e anche all’andata, seppure il Napoli sia cresciuto molto rispetto a quello visto all’Olimpico, aveva opposto un’orgogliosa resistenza finendo penalizzata da una decisione arbitrale negativa (rigore su Lazzari che avrebbe potuto portare al pari). Anche i precedenti tra Spalletti e Sarri sono favorevoli al toscano di Certaldo (una sola vittoria di quello di Figline Valdarno) ma non c’è tempo di guardare numeri e statistiche anche perché spesso le ultime uscite a Napoli della Lazio sono finite malissimo, con punteggi pesanti a favore dei padroni di casa. L’ultimo successo dei biancocelesti è del 2015 con Pioli in panchina, da allora tante, troppe, sconfitte in campionato.
Sarri in questi giorni si è sforzato di parlare alla squadra di una sfida in cui la Lazio ha ben poco da perdere. Non cambierà fisionomia o modo di giocare, il 4-3-3 non ammette deroghe, così come la voglia di comandare il gioco anche di fronte a un avversario nettamente superiore. Non sarà facile, come detto ma Ciro & co. giocheranno come al solito, nessuna alchimia tattica davanti alla capolista lanciata verso la meritata conquista del terzo scudetto della sua storia. Quindi, davanti a Provedel, difesa a quattro con Marusic che si sposta a destra per arginare lo scatenato Kvaratskhelia, la coppia Romagnoli-Patric (Gila partirà in panchina) andrà sulle tracce del capocannoniere della serie A Osimhen, Hysaj presidierà la fascia sinistra. Centrocampo di piedi buoni con il terzetto Milinkovic, Cataldi e Luis Alberto nonostante la tentazione Vecino per dare più copertura al reparto, tridente Felipe-Immobile-Zaccagni in avanti. Arbitrerà Pairetto di Torino, non proprio una garanzia per entrambe le squadre. Stasera la sfida, la Lazio vuole stupire, serve coraggio. 
 

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