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Bentornata Lazio: blitz contro il Sassuolo

Apre Zaccagni, raddoppio di Anderson: prima vittoria del 2023. Infortunio per Immobile

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Si rivede la Lazio che conquista la prima vittoria del 2023 e resta al quinto posto. Passa a Reggio Emilia contro un Sassuolo sempre più in crisi di gioco e risultati e si mette dietro le spalle le stecche contro Lecce ed Empoli. Zaccagni trasforma con freddezza sul finire del primo tempo un rigore, Felipe Anderson, nel recupero, realizza il gol della sicurezza sotto la curva del Mapei Stadium invasa da seimila tifosi laziali. 
Il brasiliano segna da centravanti perché, questa è sicuramente la peggior notizia della giornata, Immobile sente la solita fitta al flessore e chiede il cambio dopo nemmeno un quarto d’ora di gioco. Per il resto solo buone risposte per Sarri dopo i problemi avuti in questo inizio d’anno. Squadra più corta, decima partita su diciotto chiusa senza subire gol e una ritrovata solidità difensiva avendo concesso agli avversari pochi tiri verso la porta di Provedel. In attacco, al netto dell’uscita di Ciro, la Lazio si è aggrappata a uno straordinario Zaccagni sempre pericoloso e a un ritrovato Luis Alberto, il migliore dei biancocelesti. Ispirato come ai bei tempi è stato bravo in fase offensiva e si è sacrificato in fase di copertura per la gioia del tecnico toscano così come Milinkovic entrato nelle azioni decisive della sfida. Bene anche Felipe Anderson, a suo agio nel ruolo di vice Immobile così come la difesa in cui ha brillato Casale e ha ben figurato Hysaj che sostituiva lo squalificato Lazzari. A parte Pedro entrato subito per Ciro, solo due cambi di Sarri con Vecino al posto di Cataldi e, nel finale, Patric per sostituire Casale, vittima dei crampi. Sull’altro fronte Dionisi le ha provate tutte per rianimare il Sassuolo. 
Buona prova di Frattesi (al 75’ ha sfiorato il pari), evanescente Berardi ben arginato da Marusic, solo Laurentiè ha creato pericoli. Inutili gli inserimenti di Maxime Lopez, Thorstved, Ceide e Defrel, la squadra è peggiorata e così la Lazio, impaurita dalle ultime rimonte subite , ha gestito senza particolare apprensione la parte finale di gara. Anzi, sull’errore di Tressoldi, Anderson su sponda di Sergej, ha fatto partire la festa in anticipo rispetto al fischio finale dell’incerto Pairetto. Non vedere il rigore di Toijan (tocco di braccio solare su colpo di testa di Milinkovic diretto verso la porta), è solo l’ultimo di una serie di errori della sua carriera. Tant’è, c’è voluto il Var ma la Lazio ha segnato il penalty con Zaccagni e ha portato a casa la vittoria riportandosi a -3 dalla zona Champions. Ora giovedì (ore 18) gli ottavi di Coppa Italia contro il Bologna e poi martedì 24 gennaio il Milan: Sarri vuole altre risposte dal gruppo.
 

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