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Da Michael Jackson ai Beach Boys: quando le canzoni finiscono in tribunale

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Omaggio o plagio? Nella musica il confine si assottiglia fin quasi a scomparire, portando le grandi star nelle aule di tribunale. Molti artisti di fama internazionale si sono trovati a dover affrontare cause per presunte somiglianze con brani preesistenti. Alcuni casi hanno fatto scuola, altri hanno lasciato strascichi polemici, altri si sono risolti con accordi economici milionari. A dimostrazione che la linea su cui corrono i diritti d’autore è sottilissima. Ciò che è certo è che, quando si tratta di melodie, la giustizia non guarda in faccia nessuno, neanche le più grandi leggende della musica. Al centro divi internazionali e stelle della canzone italiana accomunate dalla voglia di far valere i propri diritti in dispute che hanno scosso l’industria musicale.

Al Bano vs Michael Jackson
Al Bano accusò Michael Jackson di aver plagiato «I Cigni di Balaka» in «Will You Be There». Il tribunale di Roma gli diede ragione e condannò Jackson a un risarcimento. Carrisi propose un duetto ma Jackson preferì pagare. Poco dopo, la Sony dimostrò che entrambi i brani derivavano da vecchie canzoni blues. D’altronde nulla si crea e nulla si distrugge.

Marcus Gray vs Katy Perry
Un tribunale stabilì che «Dark Horse» somigliava troppo a «Joyful Noise» del rapper Marcus Gray. La sentenza impose a Katy Perry un risarcimento milionario.

Famiglia Marvin Gaye vs Robin Thicke e Pharrell Williams
«Blurred Lines» venne ritenuta troppo simile a «Got to Give It Up» di Marvin Gaye. Il tribunale impose un risarcimento di 7 milioni di dollari e il 50% delle future royalties.

The Rolling Stones vs The Verve
«Bittersweet Symphony» usa un campionamento di «The Last Time» dei Rolling Stones. Inizialmente i Verve accettano di cedere il 50% delle royalties poi dovettero cedere tutto. Così Jagger e Richards si portarono a casa anche un Grammy Award.

Queen & David Bowie vs Vanilla Ice
«Ice Ice Baby» riprende il riff di «Under Pressure». Vanilla Ice evitò il tribunale patteggiando e inserendo Queen e Bowie tra gli autori.

The Chiffons vs George Harrison
«My Sweet Lord» venne giudicata simile a «He’s So Fine» e Harrison condannato per «plagio inconscio». Dovette pagare 587 mila dollari.

Willie Dixon vs Led Zeppelin
«Whole Lotta Love» ha un testo simile a «You Need Love» di Muddy Waters. Dixon ottenne un accordo economico e il riconoscimento tra gli autori del celebre brano.

Chuck Berry vs Beach Boys
«Surfin’ Usa» ricalca «Sweet Little Sixteen». Così l’entourage dei Beach Boys cedette i diritti a Chuck Berry senza passare dal tribunale.

THE New Seekers vs Oasis
«Shakermaker» assomiglia a «I’d Like to Teach the World to Sing» che divenne anche un jingle pubblicitario. La Coca-Cola citò in giudizio gli Oasis che pagarono 500 mila dollari modificandone anche il testo.

Joe Satriani vs Coldplay
«Viva la Vida» ricorda «If I Could Fly» di Joe Satriani. Ma la questione si chiuse con un accordo extragiudiziale.
 

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