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Tormentoni d'estate, Righeira, Shakira e Celentano hanno fatto la storia

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Il fenomeno «Vamos a la playa» esplose esattamente 40 anni fa. E nell’estate ’83 per descrivere il successo di Johnson e Michael Righeira veniva inventata la parola «tormentone». Ma quelli più celebri della storia affondano le radici già negli anni ’60, quando Edoardo Vianello portò al successo due brani che spadroneggiavano nei juke box: «Pinne, fucile ed occhiali» e «Abbronzatissima» con gli arrangiamenti del maestro Morricone. Stesso timbro di qualità anche per un altro classico: «Sapore di sale» cantata da Gino Paoli nell’estate del ’63. Le altre perle sono «Stasera mi butto» di Rocky Roberts che vinse il Festivalbar ispirando l’omonimo musicarello. Poi venne Adriano Celentano che, nell’estate del ’68, cantò «Azzurro» di Paolo Conte appena entrato nel suo clan. Terza al Cantagiro e prima al Festivalbar, «Acqua azzurra, acqua chiara» stampò il suo segno indelebile sull’estate ’69 confermando Mogol e Battisti tra i maggiori autori della canzone italiana. Nel ’71 i juke box sono costretti a sostituire i 45 giri perché gli ascolti consumavano i solchi di «Tanta voglia di lei» dei Pooh. Gli anni ’70 proseguirono con la «Pazza idea» di Patty Pravo che rimase prima in classifica da luglio a novembre ’73. Nel ’77 esplosero, invece, due brani: «Ti amo» di Umberto Tozzi che vinse il Festivalbar e «Tomorrow» di Amanda Lear, icona gay e amica di David Bowie. L’ultimo anno dei ’70 è segnato da Viola Valentino che non riuscirà più a liberarsi dalla sua «Comprami». Gli anni ’80 iniziano nel segno di Gianni Togni che conquista la hit parade con «Luna». L’elettronica comincia a popolare le estati italiane nel 1981 quando fa la sua comparsa Lio con «Amoreux Solitaires».

Poi si prosegue all’insegna dei grandi successi come dimostra l’exploit di Giuni Russo nel 1982 con «Un’estate al mare». Ma per il «vero» tormentone bisogna aspettare il 1983 e «Vamos a la playa» dei Righeira che si ripetono nell’85 con «L’estate sta finendo» con cui vincono anche il Festivalbar. Ma alle nostre latitudini c’è spazio per Tracy Spencer con «Run to me» che, nel 1986, riesce a scalzare la corazzata di Madonna. Nell’estate 1987 irrompono, invece, le forme di Sabrina Salerno che conquista l’Europa con «Boys (Summertime love)». Il 1989 coincide con l’arrivo dei balli come la «Lambada» dei Kaoma che, però, devono fare i conti con i boliviani Los Kjarkas che fanno causa per plagio e la vincono. Ma sarebbe stata solo la prima delle danze tormentone come la «Macarena» dei Los Del Rio (1996), «Danza Kuduro» di Don Omar & Lucenzo (2011), la sudcoreana «Gangnam Style» di Psy (2012) e la recentissima «Despacito» di Luis Fonsi feat. Daddy Yankee (2017). Spazio anche ai tormentoni scoppiati con i Mondiali di calcio come «Un’estate italiana» di Bennato e Nannini del 1990 e «Waka Waka» cantata da Shakira nel 2010. E che dire dei talent show? Giusy Ferreri li ha cavalcati nell’estate del 2008 con «Non ti scordar mai di me». Ed è ancora lì a cantarla. Prima di scoprire il prossimo tormentone.

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