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Chiara Iezzi festeggia 50 anni, mezzo secolo a tempo di dance

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Deejay set galeotto per le strade di Milano. È iniziata così, quasi per caso, la reunion di Paola e Chiara Iezzi, le due sorelle icone della dance italiana a cavallo tra gli anni ’90 e i 2000. A distanza di 10 anni esatti dalla loro momentanea separazione, sono tornate a Sanremo portando sul palco «Furore» e tutta la loro carica di euforia e glamour. Non ci poteva essere modo migliore per brindare al compleanno numero 50 che Chiara festeggerà il prossimo 27 febbraio.

«Siamo sorelle e non abbiamo mai smesso completamente di parlarci - raccontano - In questi anni abbiamo riapprezzato il valore della distanza. Ci sono serviti per capire noi stesse e riappropriarci del dialogo con la nostra famiglia e il pubblico». Poi quel giorno a Milano durante la fashion week è scattato qualcosa. «Il locale si è riempito di gente che ha iniziato a fare foto e video diventati subito virali - ricordano le sorelle Iezzi - Non ci aspettavamo fosse così eclatante perché siamo abituate a frequentarci. La gente, però, non ci vedeva insieme da tempo. Sapevamo di essere attese perché l’ondata di amore partita dal web l’abbiamo sentita forte. L’insistenza per la reunion ci ha travolte e abbiamo deciso di abbandonarci a questo amore forse perché eravamo pronte a raccogliere il desiderio delle persone di volerci di nuovo insieme. Ci siamo guardate e ci siamo dette: è arrivato il momento giusto». Complici della reunion Max Pezzali e Jovanotti, due vecchi amici che hanno dato la giusta carica. L’anno scorso Paola e Chiara hanno accompagnato i concerti dell’ex 883 affiancandolo come coriste. Un bel tuffo nel passato per le due che, agli inizi della loro carriera, erano le back singers degli 883. «Quando è arrivata la prima richiesta di Max è stato un sì, un plebiscito da parte di entrambe». Poi la decisione di partecipare a Sanremo 2023 è arrivata in estate. «Jovanotti ci ha chiesto di andare al Jova Beach Party - ricordano - Nel backstage lui e Morandi ci hanno convinto: "Voi dovete fare il Festival di Sanremo”. Ci siamo dette perché no?».

Da lì in poi è stato tutto in discesa. A «Furore» raccontano di esserci arrivate «tramite i deejay Merk & Kremont che ci corteggiavano da un paio d’anni chiedendoci se ci fosse l’idea di una reunion. Quando si è profilata l’ipotesi Sanremo abbiamo avuto voglia di mischiarci con nuove sonorità e nuove leve di autori». Con «Furore» è stato amore al primo ascolto. «È pop e ci rappresenta a pieno ma calandoci nel presente - spiegano Paola e Chiara - Del resto i nostri idoli sono sempre stati Madonna e David Bowie». Nella serata delle cover hanno eseguito un medley dei loro successi. «Sappiamo che poteva sembrare autoreferenziale - ammettono - ma abbiamo pensato di vivere il Festival divertendoci e portando quel senso di euforia e di festa che abbiamo vissuto in prima persona. Volevamo essere come una macchina del tempo. A Sanremo abbiamo voluto far ballare tutti». E allora via a hit come «Vamos a bailar (Esta vida nueva)», «Amici come prima» e «Festival». Con tanto di corpo di ballo glitterato. Ma Sanremo 2023 non sarà solo «one shot». In programma ci sono già due speciali appuntamenti live il 27 aprile all’Atlantico di Roma e il 13 maggio al Fabrique di Milano. «Consideriamo Paola e Chiara un progetto aperto», assicurano in coro. D’altronde sulle tute dei ballerini dell’Ariston c’era scritto «Paola e Chiara per sempre».
 

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