Roma, al corteo pro-Pal vince l'odio: bruciate bandiere di Ue, Nato ed Israele
Migliaia di persone hanno invaso oggi le strade di Roma per partecipare alla manifestazione nazionale Stop ReArm Europe, promossa da diverse realtà pacifiste e da Potere al Popolo. Il corteo, partito da piazza Vittorio, ha percorso il centro della Capitale fino al Colosseo, tra slogan contro il riarmo, la guerra e il "genocidio" in Medio Oriente. Durante la mobilitazione, sono state incendiate alcune bandiere, quella della NATO, quella dell'Unione Europea e quella di Israele. "A fuoco i simboli dell'oppressione", hanno scandito i manifestanti in piazza, esprimendo una ferma condanna nei confronti delle politiche belliche internazionali.
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Uno dei momenti più evidenziati è stato il flash mob davanti al Colosseo: a terra, centinaia di attivisti si sono distesi coprendosi con teli bianchi, mentre in sottofondo venivano trasmesse registrazioni audio dei bombardamenti su Gaza. Un'azione definita dai partecipanti come “un gesto corale e potente per rendere visibile, con i corpi, l'annientamento sistematico della popolazione civile palestinese e la devastazione che ogni guerra porta con sé”. Dal camion di testa del corteo, il comitato promotore ha annunciato: “Siamo oltre 100mila”, rivendicando una partecipazione ampia e trasversale.
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Tra gli slogan esposti spiccava la scritta: “Fermare Israele, fermare la terza guerra mondiale”, affissa su uno dei due striscioni principali. Al microfono, un attivista ha dichiarato: “La priorità è fermare il genocidio a Gaza, la guerra in Ucraina, l'attacco terrorista di Israele all’Iran”. La manifestazione, partita da piazzale Ostiense, ha attraversato viale Aventino prima di concludersi nei pressi del Colosseo.
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