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Milano, arrestato il trapper Shiva. “Tentato omicidio”, l'accusa dopo gli spari

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Luca De Lellis
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Il trapper milanese Shiva è nei guai. Noto in particolare al pubblico giovanile, con 5.2 milioni di ascolti medi al mese su Spotify, il 24enne Andrea Arrigoni (in arte Shiva), è stato sottoposto a un provvedimento di custodia cautelare emanato dalla Procura di Milano. Le accuse che hanno provocato l’arresto sono piuttosto serie: tentato omicidio e porto abusivo d’arma da fuoco. Il tutto sarebbe avvenuto lo scorso 11 luglio quando, nel quartiere Settimo Milanese, due giovani milanesi che hanno provato ad aggredire il cantante sono stati colpiti da qualche sparo d’arma da fuoco alle gambe, riportando delle ferite. In base a quanto risulta nell’indagine condotta dalla terza sezione della Squadra mobile, quella sera gli agenti di Polizia neutralizzarono solo uno dei due ragazzi feriti. Il quale, però, non solo aveva rifiutato il ricovero in ospedale non avendo riportato più di una leggera abrasione alla gamba, ma aveva deciso anche di zittirsi di fronte alle autorità.

 

 

Secondo l’ordinanza, è stato l’altro ragazzo a riferire quanto successo. Presentandosi al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vimercate (Monza e Brianza) la sera stessa, ha descritto di essere stato ferito da 5 persone che si trovavano nei dintorni della casa discografica di Shiva. E il tentato omicidio del gruppo sarebbe scaturito da una precedente aggressione della coppia che poi ha avuto la peggio. Le indagini per certificare quanto narrato si sono sviluppate poi attraverso l’analisi di diversi filmati, e il contributo di alcuni testimoni che hanno collaborato all’esito dell’inchiesta. Tra gli indagati non ci sarebbe solo Shiva, ma anche i ragazzi che erano con lui quella sera. Intanto proseguono le perquisizioni nella casa discografica del trapper e nelle dimore degli altri imputati, per scoprire cosa si cela dietro a quell’aggressione. Con Shiva che, al momento, è in stato di fermo in carcere. 

 

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