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Kata, 5 indagati per sequestro. E spunta la pista dell'orrore: "Borsone e trolley"

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Christian Campigli
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Clamorosa novità nelle indagini di Kata, la bimba peruviana di cinque anni, scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno. La procura del capoluogo toscano, come riporta l'agenzia di stampa Ansa, ha notificato un garanzia a cinque ex occupanti dell'ex hotel Astor. Un atto necessario per eseguire accertamenti tecnici irripetibili "volti ad accertare la presenza di materiale biologico o genetico e all'estrapolazione di eventuali profili del Dna da borsoni, trolley e da rubinetti di stanze dell'hotel e alla loro successiva comparazione con quello della vittima". Tre degli indagati, spiega una nota della procura, sono stati ripresi dalle telecamere mentre uscivano dall'ex albergo il 10 giugno, dopo la scomparsa di Kata, con un borsone e due trolley, che per dimensioni avrebbero potuto occultare la bambina.

 

 

Trolley e borsone che gli indagati avrebbero utilizzato anche il 17 giugno in occasione dello sgombero dello stabile. Gli altri indagati sono "due occupanti di tre distinte stanze, nei cui rubinetti dei bagni sono state individuate tracce di presunta sostanza ematica l'11 giugno, in occasione delle perquisizioni effettuate il giorno successivo alla scomparsa di Kata". Gli inquirenti, che continuano a non sottovalutare la pista che porta la piccola Kata in Perù, vogliono chiarire, una volta per tutte, un aspetto tanto importante quanto inquietante dell'intera vicenda. Ovvero che la bimba sia o meno ancora viva. Da questo terribile interrogativo deriva la scelta di scavare all'ex hotel occupato.

 

 

I documenti per la rogatoria internazionale, indispensabile per i tredici interrogatori previsti nel paese sudamericano, stanno per essere completati. Una doppia linea investigativa per giungere, finalmente, alla verità sul rapimento della piccola Kata. "Fin dove può essersi spinto il racket delle stanze e la violenza annessa? In quali altri edifici occupati presenti in città? Ci può essere un collegamento fra le varie occupazioni o una medesima "regia"? Il Movimento di Lotta per la Casa in tutto questo che ruolo ricopre? Ci auguriamo che presto arrivino delle risposte. Il comune di Firenze davanti alle notizie odierne degli indagati cosa si sente di affermare? Aveva idea della tipologia di soggetti che viveva all'interno dell'hotel Astor o che lo frequentava? - si chiede il capogruppo al comune di Firenze della Lega, Federico Bussolin - Chiediamo al sindaco Nardella di proseguire senza sosta con gli sgomberi di tutti gli edifici occupati a Firenze per riportare legalità laddove oggi è a rischio o addirittura negata."
 

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