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Testamento Berlusconi, "soldi bloccati". Come finisce il lascito a Marta Fascina

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Sette miliardi di eredità, euro più, euro meno. Ma la divisione può attendere, spiega Libero che fa i conti del testamento di Silvio Berlusconi. Un'eredità stabilita in tre documenti redatti tra il 2006 e il 2022, incluso il testamento olografo che stabilisce i lasciti da 100 milioni di euro per Marta Fascina e Paolo Berlusconi e da 30 milioni per Marcello dell'Utri. Ebbene, a che punto siamo? Il fondatore di Forza Italia è scomparso il 12 giugno, sono passati due mesi e nella famiglia regna l'unità: "Nessuna lotta fratricida, nessuno fa le valigie, nessuno alza la voce". Il quotidiano riporta il dato essenziale, ossia "la quota disponibile dell’eredità da attribuire ai primi due figli, il resto da dividere equamente fra tutti e cinque.  Perché dei 7 miliardi di euro di eredità, di fatto, ancora non è stato distribuito nulla. Quella montagna di denaro, ad ora, resta lì, parcheggiata".

 

Sul documento che conteneva i legati milionari, caratterizzato come noto da diverse anomalie dovute in tutta probabilità dalle condizioni fisiche del Cav negli ultimi tempi, sono al momento esclusi colpi di scena. La partecipazione di Fascina al Trofeo Silvio Berlusconi accanto a Pier Silvio, separati solo dal posto lasciato vuoto dal Cavaliere, e a Luigi, il più giovane della famiglia, spazza via ogni speculazione. "Uniti, soprattutto, nella gestione di quel patrimonio che non è ancora stato realmente diviso tra i figli", si legge su Libero che ricorda come non sia facile  senza "un vero inventario, catalogare e distribuire residenze e dimore. Come Villa Certosa, solo una delle dodici attribuite a Silvio Berlusconi, stimata 259 milioni. Ma il prezzo reale lo farà il mercato". Insomma, ci vorrebbero anni, almeno sulla carta, per calcolare solo il costo di quadri e opere d'arte. 

 

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