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Reddito di cittadinanza, arriva l'sms dello stop: assedio all'Inps a Napoli

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La fine del Reddito di cittadinanza scatena le proteste degli esclusi dal sussidio riformato dal governo. "Domanda di reddito di cittadinanza sospesa come previsto dall’articolo 48 del decreto legge 20/23 in attesa eventuale presa in carico dei Servizi sociali", è il testo dell'Sms inviato oggi dall’Inps e ricevuto da migliaia di percettori che hanno perso il diritto all’assegno. Il RdC o la pensione di cittadinanza sono stati sospesi alle 169mila le famiglie che non avendo nel proprio nucleo un componente disabile, minore o over 65 da agosto non risultano più avere i criteri stabiliti dalla nuova normativa. L'ultima rata che hanno percepito è quella del 27 luglio, poi il messaggio via cellulare che ha spinto centinata di persone a Napoli, una delle città che più usufruisce del Rdc, ad andare a lamentarsi agli uffici Inps.

 

L’assessore al Welfare del Comune di Napoli Luca Trapanese ha confermato che "in queste ore negli uffici dei nostri Servizi sociali in tutte le Municipalità centinaia di persone stanno chiedendo di essere prese in carico". "Chiariamo bene questa situazione: è inutile recarsi ai Servizi sociali. Chi ha perso il reddito di cittadinanza ed è ritenuto occupabile, cioè ha tra i 18 e i 59 anni di età, non ha persone disabili a carico e non ha minori a carico, potrà ricevere 350 euro al mese come supporto alla formazione al lavoro attraverso gli sportelli dei Centri per l’Impiego e l’Inps. Ricevono ancora il reddito di cittadinanza fino a dicembre le persone che hanno a carico dei minori, che sono ultrasessantenni e che hanno nel nucleo familiare delle persone disabili. Queste persone dal primo gennaio 2024 riceveranno un contributo non inferiore a 480 euro, sempre su segnalazione del Centro per l’Impiego attraverso una piattaforma che metterà in collegamento Centri per l’Impiego e Servizi sociali. Chiedo di non recarsi per questo motivo alle sedi dei nostri Servizi sociali".

 

  Insomma, la richiesta alle persone disorientate per la misura (ampiamente prevista e comunicata) è di ettendere, per le persone abili al lavoro, di essere contattate dai Centri per l’Impiego o di recarsi presso queste sedi di persona, ma non ai servizi sociali.  Intanto il  segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, ha parlato di "aggressioni nei confronti dei dipendenti delle sedi Inps" del napoletano. 

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