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In Onda, furia Padellaro sulla Rai: "Vili, polizia morale su Saviano e Facci"

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L'esclusione di Roberto Saviano e del suo programma "Insider" dai palinsesti della Rai arriva dopo il caso di Filippo Facci, legato alle controverse affermazioni contenute in un articolo sull'inchiesta a carico del figlio di Ignazio La Russa. Ad accomunare i due casi, analoghi nell'esito ma estremamente diversi nella sostanza, il giornalista del Fatto quotidiano Antonio Padellaro secondo cui l'esclusione delo scrittore di Gomorra "è tecnicamente una decisione vile da parte dei vertici della Rai, come è stata una decisione vile l'estromissione di Filippo Facci". 

 

Padellaro attacca: "Non condivido una virgola di quello che dice Filippo Facci ma non capisco quale sia il criterio che spinga i vertici del servizio pubblico a dire fuori questo o fuori quest'altro", argomenta il giornalista. "La sensazione è che questi personaggi si comportano come la polizia morale dell'Iran per la difesa della virtù e per l'interdizione del vizio...", va giù duro il giornalista che tira le somme della vicenda: "Il pubblico del servizio pubblico avrebbe diritto a una spiegazione più approfondita su un atteggiamento del genere" perché la tv di Stato dovrebbe "dare voce a tutte le voci e il giudizio su Facci o su Saviano" spetta al "pubblico, agli ascolti e alla critica" e non può essere appannaggio "di un comitato etico". "La viltà", torna a battere sul tasto Padellaro, "è quella di ripararsi dietro il codice eetico per non avere grane. Una cosa insopportabile". 

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