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Testamento Berlusconi, "perché in tv non dicono...". Cosa spunta sul Corriere

Luca De Lellis
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È uno degli argomenti più dibattuti di questa calda estate. Non è l'ultima notizia di gossip o la trattativa di calcio mercato, ma la vicenda del testamento di Silvio Berlusconi. Sui giornali e sui siti si susseguono le analisi degli esperti legali e di successione, finanche dei grafologi che esaminano la scrittura del documento autografo del Cavaliere che contiene i lasciti da 100 milioni di euro a Marta Fascina e Paolo Berlusconi e da 30 milioni a Marcello Dell'Utri. Un attenzione spasmodica, come sempre in Italia, quando si parla di famiglie e di soldi. 

 

Pertanto non stupisce che sul Corriere della sera spunti un commento sul "silenzio delle televisioni" in merito al maxi-lascito di 100 milioni per l'ultima compagna del fondatore di Forza Italia previsto dal terzo documento del testamento. Alcuni esperti, come il presidente dei notai italiani Giulio Biino, si sono pronunciati su una possibile “impugnabilità” del testamento, ma la volontà della prole del Cavaliere non sembra andare in questa direzione. Tuttavia la sola ipotesi di una battaglia legale di questo tipo accende le fantasie. “Ma dove sono finiti gli indiavolati opinionisti che urlano le loro (spesso) sconclusionate opinioni in televisione?” si domanda sbigottita una lettrice del forum di Aldo Grasso, il critico televisivo, presente sul sito del Corriere della Sera. La donna prende di mira in particolare il servizio pubblico, reo di non esporsi sul tema, praticando un “silenzio assordante” che può apparire “comprensibile su Mediaset, ma non sulla Rai”.

 

Naturalmente il nodo del contendere sono le anomalie che contraddistinguono il documento che “non è stato stilato alla presenza di un notaio, pur trattandosi di una lettera olografa”, cioè scritta interamente dal testatore stesso. Ma non solo: “Il suddetto foglio non era firmato S.Berlusconi (strana firma visto che era rivolta ai figli); era aperto e non era stato consegnato subito ai medesimi o ad un notaio, giacendo in un cassetto della signora Fascina per tanto tempo, sino alla sua morte”. Una serie di dubbi e sospetti da serie tv crime... E Grasso? Il critico televisivo, per il momento, non risponde. 

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