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Berlusconi, i figli lavorano con gli avvocati su eredità e donazioni. “Percorso senza fine”

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Continua a tenere banco il dibattito sull’eredità di Silvio Berlusconi e le donazioni totali da 230 milioni che devono spettare al fratello Paolo, a Marcello Dell’Utri e a Marta Fascina, cui spettano 100 milioni tondi dopo la lettura del testamento. Come fa sapere Il Riformista i figli del Cavaliere non hanno ancora accettato l’eredità “poiché prima è necessario ricostruire l’intero patrimonio del padre. Operazione da perseguire se l’obiettivo sarà quello di impugnarlo”. Bisogna infatti verificare tutte le donazioni fatte in vita oltre a quanto lasciato dopo la morte. 

 

 

I cinque eredi sono al lavoro con due avvocati in particolare, Luca Fossati dello studio Chiomenti e Carlo Rimini, per capire al meglio l’ammontare del patrimonio da distribuire. “Proprio quest’ultima operazione, che ha nei suoi requisiti la necessità ad accertare l’animum donandi, e dunque capire se di donazioni effettive si tratta, potrebbe trascinare il tutto in un percorso senza fine, andando a scaglionare i singoli importi durante tutta la vita di Berlusconi” la ricostruzione del quotidiano diretto da Matteo Renzi. Il destino dopo l’apertura del testamento è quello di un accordo, definita la “soluzione più probabile, e più facilmente percorribile”. Il tutto per evitare cause e scontri legali.

 

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