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Papa Francesco sugli abusi nella Chiesa: è ora di rimediare ai danni

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Christian Campigli
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Uno dei talloni d'Achille della Chiesa. Almeno negli ultimi quindici anni, quando scandali e una cattiva gestione della comunicazione hanno travolto l'istituzione secolare per eccellenza. Oggi il Papa torno a parlare di pedofilia. “È il momento di rimediare al danno fatto alle generazioni che ci hanno preceduto e a coloro che continuano a soffrire. Questa stagione pasquale è segno che si prepara per noi un nuovo tempo, una nuova primavera fecondata dal lavoro e dalle lacrime condivise con chi ha patito".

 

È questo il monito di Francesco, ricevendo in udienza la commissione anti-abusi da lui istituita per arginare la pedofilia nella Chiesa, come riportato questa mattina dall'agenzia AdnKronos. “Per questo è importante che non smettiamo mai di andare avanti. Voi impegnate le vostre capacità e la vostra competenza per contribuire a riparare una terribile piaga della Chiesa, mettendovi a servizio delle diverse Chiese particolari. Dalla vita ordinaria di una diocesi nelle sue parrocchie e nel suo seminario, alla formazione dei catechisti, degli insegnanti e di altri operatori pastorali, l’importanza della tutela dei minori e delle persone fragili dev’essere una norma per tutti; e in questo senso, nella vita religiosa e apostolica, la novizia di clausura deve attenersi agli stessi standard ministeriali del fratello anziano che ha passato una vita intera a insegnare ai giovani”.

 

Bergoglio tocca poi uno dei punti nodali della questione. “I principi del rispetto della dignità di tutti, della buona condotta e di uno stile di vita sano devono diventare una norma universale, indipendentemente dalla cultura e dalla situazione economica e sociale delle persone. Tutti i ministri della Chiesa devono mostrarli nel servire i fedeli, e a loro volta devono essere trattati con rispetto e dignità da chi guida la comunità”. Infine, un auspicio per l'immediato futuro. “L’impegno per migliorare le linee guida e gli standard di comportamento del clero e dei religiosi deve continuare. Mi aspetto di ricevere informazioni su questo impegno e un rapporto annuale su ciò che ritenete stia funzionando bene e su ciò che non funziona, in modo da poter apportare le opportune modifiche. Anche i leader della Chiesa, che condividono un comune senso di vergogna per l’incapacità di agire, sono stati sminuiti, e la nostra stessa capacità di predicare il Vangelo è stata ferita”. 

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