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Eco-ambientalisti colpiscono la Barcaccia. In arrivo pene severe e multe salate

Dario Martini
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Gli attivisti di Ultima Generazione, che sostengono di difendere l’ambiente vandalizzando i monumenti, sono tornati a colpire a Roma. Stavolta hanno preso di mira la Barcaccia, la fontana del Bernini a piazza di Spagna. Due uomini e una donna sono entrati in azione attorno alle 11,30. Sono entrati nel monumento con delle sacche in mano e hanno rovesciato il contenuto, un liquido nero, nell’acqua. Uno dei tre mostrava fiero un grande cartello con la scritta «Non paghiamo il fossile». Poi, per spiegare che in realtà non stavano danneggiando l’opera del XVII secolo, hanno fatto sapere che si trattava di una sostanza a base di carbone vegetale. I tre, che hanno più di 35 anni, sono stati fermati dalla polizia di Roma Capitale e dai carabinieri del Nucleo informativo. Rischiano una denuncia per danneggiamento.

La fontana era stata pulita proprio il giorno prima. «Il punto più rischioso è il travertino, speriamo si possa ripulire», ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri appena accorso sul posto. Poi, in serata, il sospiro di sollievo: «È stata aspirata acqua per evitare i depositi sulle condutture e un’idropulitrice a bassa pressione ha rimosso le macchie sul fondo e sui bordi. Solo grazie alla tempestività dell’intervento, prima della polizia locale poi di quello di ripulitura, si sono evitati danni permanenti». Lo ha confermato Claudio Parisi Presicce, sovrintendente capitolino ai Beni culturali: «Si è rischiato un danno maggiore perché la porosità della pietra avrebbe potuto assorbire la polvere e macchiarsi in maniera permanente».

 

 

 

Il primo cittadino si è sentito telefonicamente anche con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Particolarmente dura la condanna di quest’ultimo: «L’ennesimo, gravissimo, episodio di questa mattina che ha colpito uno dei monumenti simbolo di Roma, la Fontana della Barcaccia di Piazza di Spagna, è la goccia che fa traboccare il vaso. È ora di dire basta: siamo davanti ad una sistematica azione di vandalismo del nostro patrimonio artistico e culturale che non c’entra assolutamente nulla con la tutela dell’ambiente», ha detto Sangiuliano. Per il ministro, «chi danneggia i nostri beni culturali non può passarla liscia e va punito severamente. Anche per questo stiamo studiando una norma che faccia pagare ai responsabili di questi danni gli interventi necessari per il ripristino dei luoghi, spesso costosi perché richiedono specialisti e attrezzature adeguate. Gli studiosi parlano di paesaggio antropizzato per indicare il fatto che nella nozione di paesaggio rientrano anche le creazioni artistiche prodotte in secoli di storia». Ma gli "eco-vandali" non hanno intenzione di ravvedersi. Nella loro rivendicazione, diffusa sui social, rilanciano: «Se vedere quest’acqua nera vi sconvolge è perché riconoscete quanto sia prezioso quello che stiamo perdendo. Chiediamo al governo di smettere di investire in sussidi dannosi per l’ambiente».

A inizio anno, altri attivisti di Ultima Generazione avevano imbrattato il Senato. Sono andati a processo per direttissima e poi subito rilasciati. Altre volte hanno bloccato il traffico sul Gra. Due settimane fa hanno preso d’assalto Palazzo Vecchio a Firenze, ma sono stati fermati dal sindaco Nardella. E proprio ieri, mentre a Roma colpivano la Barcaccia, altri eco-vandali prendevano d’assalto la Fontana delle Tredici Cannelle ad Ancona.

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