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Bollette luce, “calo di oltre il 20%”. La previsione di Arera sul secondo trimestre 2023

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Nuovo allentamento del cappio bollette che stava strangolando gli italiani negli scorsi mesi. “Nel secondo trimestre di quest'anno le bollette della luce potrebbero segnare un calo di oltre il 20%. Avevamo già intercettato in parte questa diminuzione a dicembre del -19,4% sull'elettrico e credo che ci sarà una discesa anche nel prossimo trimestre. Sarà realisticamente significativa, almeno corrispondente a quella di dicembre se non superiore” la stima fornita dal presidente di Arera Stefano Besseghini, a margine di un evento sulle top Utility italiane andato in scena a Milano.

 

 

La notizia è stata accolta in maniera positiva dal Codacons, che chiede un ulteriore sforzo al governo: “Qualsiasi riduzione delle bollette è una buona notizia per i consumatori, ma il governo deve dare un segnale sul fronte dell’azzeramento degli oneri di sistema, misura che scadrà il prossimo 31 marzo e che, in assenza di una proroga, potrebbe portare già da aprile ad un repentino aumento delle tariffe, considerato che gli oneri di sistema, a pieno regime, pesano per circa il 22% sulle bollette elettriche degli italiani. Ricordiamo al governo che, anche in presenza di una riduzione delle tariffe del 20%, le bollette della luce risulterebbero nel II trimestre del 2023 più care del 104% rispetto allo stesso trimestre del 2021, quando il prezzo dell’elettricità sul mercato tutelato era pari a 20,83 centesimi di euro per kilowattora. Una differenza che, in termini di spesa, equivale ad un aggravio sulla bolletta annua della luce pari a +585 euro a famiglia, e che deve portare l’esecutivo a prorogare il taglio di oneri di sistema e Iva in bolletta”.

 

 

E anche Assoutenti fa i conti in tasca in caso di una riduzione delle bollette della luce del 20%, rimanendo però sulla stessa linea del Codacons: “La bolletta media del mercato tutelato scenderebbe a quota 1.147 euro annui a famiglia, con una minore spesa a prezzi costanti pari a 287 euro a famiglia. Un risparmio tuttavia solo ipotetico, perché il prossimo 31 marzo scadrà l’azzeramento degli oneri di sistema e le altre agevolazioni previste dal governo sulle bollette. In caso di mancata proroga della misura, la reintroduzione di oneri e Iva peserebbe per 386,37 euro annui a famiglia, portando a partire da aprile la bolletta della luce a crescere, sulla base delle attuali tariffe, del +27% rispetto alle tariffe odierne. Per questo chiediamo al governo di prorogare il taglio di Iva e oneri di sistemi fino a che le tariffe di luce e gas non saranno tornate ai valori del 2020”. La crisi dell’energia non è affatto finita.

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