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Dove si trovano gli yacht degli oligarchi russi sequestrati in Italia: "Scomparsi"

Angela Bruni
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Scomparsi gli yacht russi sequestrati. Svaniti dai porti dove erano ormeggiati. Hanno lasciato l’Italia. Ma l’Italia lo ha scoperto «troppo tardi». I beni dell’oligarca russo Dmitry Arkadievich Mazepin, magnate dell’industria chimica, vicino al presidente Vladimir Putin, sono congelati dai primi dello scorso marzo, dopo l’inizio della guerra in Ucraina, ma nel frattempo due suoi yacht sono «scomparsi» dal porto in cui erano ormeggiati, in Sardegna.

Prima che fosse accertato che le due imbarcazioni - entrambe chiamate «Aldabra» ma battenti bandiere differenti- erano riconducibili al padre dell’ex pilota di F1 Nikita, i rispettivi comandanti le hanno portate lontano dall’Italia: le loro ultime tracce portano in un caso a Biserta, in Tunisia, nell’altro in Turchia, dopo un passaggio a Savona, lungo il viaggio dalla Sardegna.

Nei giorni scorsi nell’albo pretorio del comune di Forte dei Marmi, in Toscana, dove l’oligarca finito nella lista nera dell’Unione europea ha un domicilio fiscale, è comparso un avviso di notifica del verbale di contestazione della Guardia di finanza di Olbia. Gli sono state così notificate sanzioni fino a mezzo milione di euro per aver sottratto le imbarcazioni al provvedimento di congelamento dei beni. Analoga sanzione è stata emessa nei confronti dei comandanti dei due yacht (il valore di uno dei panfili supera i settecento milioni di euro) e delle due rispettive società armatrici.

Se anche, com’è probabile, nessuno si presenterà a ritirare il verbale, la notifica sarà data per avvenuta e si potrà aprire l’eventuale procedura di sequestro dei beni congelati (fra i quali la villa «Rocky Ram» in Costa Smeralda) per l’ammontare corrispondente alle sanzioni elevate nei confronti dell’oligarca per aver portato fuori dall’Unione europea i due yacht. L’operazione rientra nell’ambito delle sanzioni nei confronti degli oligarchi considerati vicini al presidente russo Vladimir Putin, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca iniziata quasi un anno fa.

In Italia però, al momento, non risultano esser presenti né gli yacht né tantomeno Mazepin. L’uomo d'affari è azionista di maggioranza e presidente di Uralchem. A partire da marzo 2022, in seguito all'invasione russa dell'Ucraina, è stato sanzionato dall’Unione Europea e dal Regno Unito. Mentre gli yacht sono stati trasferiti lontano dall’Italia, secondo gli investigatori Mazepin potrebbe invece aver già fatto ritorno in Russia.

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