
Covid, risale la curva dei contagi: "Fiammata di casi". Il report preoccupante

Sono in risalita i casi di contagio in Italia, in aumento di "oltre cento casi al giorno ormai da 4 settimane": il monitoraggio della Fondazione Gimbe fotografa una curva dei casi in aumento a partire dal ponte dell'Immacolata e si dice "scettica" sull'efficacia dei test per chi arriva dalla Cina come misura per fermare la circolazione del virus.
Nella settimana presa in considerazione, dal 30 dicembre 2022 al 5 gennaio 2023, i positivi sono aumentati dell'11,4%: in termini numerici sono stati 135.977 a fronte dei 122.099 della settimana precedente. Numeri in crescita anche per le vittime del Covid che segnano un +9,8%: sono stati 775 i morti registrati. Calano del 6,9% i ricoveri nei reparti ordinari, mentre le intensive registrano un +1,6%.
"Se al momento la circolazione virale in Italia, seppur ampiamente sottostimata, appare sotto controllo gli scenari epidemiologici internazionali e il rilevante impatto dell'epidemia influenzale sui servizi sanitari, unitamente all'aggiornamento delle modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti di casi Covid-19, richiedono il potenziamento di alcune strategie di sanità pubblica per contrastare il sars-cov-2", dice Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe, che ritiene "cruciale rafforzare le attività di sequenziamento, sia in termini quantitativi, sia con indagini più ravvicinate nel tempo".
I nuovi casi salgono in 14 Regioni: dal +1,4% del Veneto al +44,4% della Puglia. Sette regioni registrano invece un calo: dal -0,4% del Piemonte al -45% della Valle D'Aosta. In 67 Province si rileva un aumento dei nuovi casi (dal +0,5% di Ascoli Piceno al +62,6% di Bari), in 40 una diminuzione (dal -0,1% di Reggio nell'Emilia al -45% di Aosta). In nessuna Provincia l'incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti. Cresce il numero dei tamponi totali (+6%): da 807.118 della settimana 23-29 dicembre 2022 a 855.823 della settimana 30 dicembre 2022-5 gennaio 2023. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 5,4% (+36.648), mentre quelli molecolari del 9,3% (+12.057). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività sale dall'11,9% al 12,3% per i tamponi molecolari e dal 15,4% al 16,5% per gli antigenici rapidi.
Resta da sciogliere anche il nodo dei vaccini: è necessario, per il Gimbe, "aumentare le coperture vaccinali: sia del ciclo primario con tre dosi che vede oggi quasi 12 milioni di persone scoperte (6,15 milioni mai vaccinati e 5,74 milioni senza terza dose), sia soprattutto di 11,7 milioni di anziani e fragili a rischio di malattia grave che non hanno ricevuto la quarta dose".
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