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La crisi dell'energia ha creato milioni di nuovi poveri

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L’Arera ha diffuso i dati sulle bollette di dicembre ed ha annunciato un altro +23,3% di costi che preoccupa e non poco gli italiani. In generale in tutto il 2022 le spese per l’energia hanno visto un’impennata di oltre il 60%, una vera e propria stangata per le famiglie del nostro Paese, con incrementi pari a 1800 euro complessivi. Come segnala La Stampa il problema è molto diffuso e non va per nulla sottovalutato lo stato di crisi.

 

 

Le conseguenze sono gravi, in particolare per i ceti meno abbiente. “Poveri energetici” così li definisce il quotidiano piemontese: una fetta di popolazione non indifferente, visto che nel 2021 erano addirittura 2,2 milioni di persone. Ma qual è l’identikit? Si tratta di persone che principalmente vivono da sole, sono in larga parte anziani (soprattutto le donne), scontano una scarsa interazione sociale e soprattutto poca informazione verso le opportunità dei bonus ed una limitata conoscenza del dibattito sui temi energetici. Serena Rugiero, responsabile dell’Area energia e sviluppo della Fondazione Di Vittorio, lancia l’allarme: “I poveri energetici sono coloro che si trovano in condizione di difficoltà, con effetti sul mantenimento di uno standard di vita dignitoso, sulla salute delle persone e il loro benessere”. E i dati sono destinati soltanto a peggiorare.

 

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