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Soumahoro, arriva la stretta dei pm sull'inchiesta sulle coop: chi trema

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La Procura di Latina accelera sull'inchiesta sulle cooperative della famiglia del deputato Aboubakar Soumahoro che gestivano l'accoglienza dei migranti nella provincia laziale. Lo rivela il quotidiano Il Giornale. I pm hanno avviato una serie di audizioni convocando alcuni professionisti informati sui fatti: si tratta di persone che hanno collaborato con la Karibù e il Consorzio Aid e di alcuni dipendenti che lavoravano nelle coop.

L'inchiesta di Latina riguarda le cooperative gestite in passato dalla moglie del deputato Soumahoro, Liliane Murekatete, da sua madre Marie Terese Mukamitsindo e dal fratello Michel Rukundo. Sono loro i destinatari del provvedimento cautelare, emesso i primi di dicembre, che ha disposto il divieto per un anno di contrattare con la pubblica amministrazione e esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche, oltre al sequestro di oltre 639 mila euro a Mukamitsindo e di circa 13 mila ai suoi figli Murekatete e Rukundo. In questi giorni i magistrati stanno provando a ricostruire i passaggi poco chiari emersi dalle carte dell'inchiesta. 

Secondo Il Giornale nel mirino degli inquirenti ci sono le ultime annualità, 2020 e 2021, della Karibù, la cooperativa gestita dalla suocera e dalla moglie del deputato eletto con l'alleanza Verdi-Sinistra. Si tratta degli anni in cui le difficoltà economiche della coop sono esplose. Tra i documenti contabili sarebbero emersi atti giudiziari mossi da persone che non sono state pagate per i servizi effettuati. Tra loro, secondo quanto riporta Il Giornale, c'è anche un consulente aziendale di Gaeta, Emiliano Scinicariello, che è stato convocato nei giorni scorsi dai magistrati di Latina per essere ascoltato come persona informata sui fatti. Scinicariello non ha svelato il contenuto del suo colloquio con i magistrati, coperto dal segreto istruttorio. Ma secondo Il Giornale avrebbe confermato il fatto "di aver avuto un incarico di consulenza da parte della Karibu" che lo ha visto impegnato dal febbraio 2021 all'agosto dello stesso anno. "Un incarico che non è stato retribuito". È per questo che è scattata una ingiunzione di pagamento nei confronti della cooperativa.

Una situazione simile a quella in cui si sarebbero trovati anche altri ex lavoratori che attraverso il sindacato Uiltucs hanno denunciato il fatto di non aver ricevuto gli stipendi per mesi. Alcuni di loro potrebbero essere ascoltati dagli inquirenti come persone informate sui fatti, come già accaduto ad altri ex dipendenti, le cui dichiarazioni sono contenute all'interno della recente ordinanza firmata dal gip Giuseppe Molfese. Secondo quanto riporta Il Giornale la procura di Latina starebbe accelerando sull'indagine grazie a diversi riscontri, come quelli emersi relativamente ai documenti gestionali legati alla figura di Liliane Murekatete, moglie del deputato Aboubakar Soumahoro, che la vederbbero consapevole di quanto accadeva della coop nonostante abbia affermato di essersi fatta da parte, nel periodo in cui ricade l'inchiesta, in quanto in stato di gravidanza. Intanto il prefetto di Latina Maurizio Falco ha annunciato che nel 2023 sono stati programmati 140 interventi ispettivi nelle cooperative che gestiscono i migranti e che hanno preso in carico quelli di Karibù e Aid.

 

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