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Cinquemila migranti in arrivo a Roma: bando da 243 milioni per accoglierli

Antonio Sbraga
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È emergenza accoglienza, soprattutto nella Capitale dove - come denunciato da Il Tempo - sempre più spesso i minori non accompagnati sono costretti a restare anche per giorni nei commissariati di polizia in attesa di una sistemazione. L'atteso bando della prefettura per porre rimedio è arrivato. Diviso in quattro lotti per un totale di 5mila richiedenti asilo. Palazzo Valentini ha bisogno, infatti, di nuovi Centri d'accoglienza straordinaria (Cas) a Roma e nei 120 Comuni della provincia dove poter alloggiare i migranti in arrivo nei prossimi 2 anni.

 

Una soluzione ricettiva pronta nei «casi in cui è temporaneamente esaurita la disponibilità di posti all'interno dei centri governativi di prima accoglienza». Ossia quando, «a causa di arrivi consistenti e ravvicinati di richiedenti asilo», l'accoglienza può essere disposta dal prefetto proprio in queste «strutture temporanee appositamente allestite», in grado di soddisfare «le esigenze essenziali di accoglienza». Ed ora, considerato il «rilevante incremento dell'afflusso di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale nel territorio della Città metropolitana di Roma Capitale», la prefettura ha indetto quattro diverse gare a procedura aperta per «l'affidamento dei servizi di gestione di centri di accoglienza collettivi» con un totale a base d'asta di 243 milioni e 405 mila euro.

A partire dalla procedura che cerca 400 posti nelle «singole unità abitative con capacità ricettiva massima di 50 posti e organizzazione dei servizi di accoglienza in rete ubicate nella Città Metropolitana di Roma Capitale»: la base d'asta è fissata in 18 milioni e 122 mila euro. Mentre, per i mille posti richiesti nei Centri Collettivi fino a 50 posti, il budget biennale a disposizione sale fino a 51 milioni e 307mila euro. Cifra quasi analoga a quella prevista per i mille posti richiesti nei Centri Collettivi da 51 a 100 posti (51.207.938). Per le maxi-strutture, quelle con capacità ricettiva tra 101 e 300 posti, l'importo a base d'asta più alto per i 2.600 letti richiesti: 122 milioni e 769 mila euro.

 

Il termine per la presentazione delle offerte scadrà martedì 27. Le aggiudicazioni dei servizi saranno determinate secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo calcolato dalla Prefettura. La quale ha scelto di fare ricorso all'accordo quadro con più operatori economici perché questa «modalità meglio soddisfa l'esigenza di reperire annualmente un numero di posti adeguato alle diverse e non preventivabili necessità di accoglienza che si vengono a creare».

Ma anche i costi dell'accoglienza risentono «del tasso d'inflazione registrato dall'Istat al 31 agosto 2022 dell'8,4% e dell'incremento dei costi registrati nel campo dell'approvvigionamento energetico», e quindi variano a seconda delle 4 procedure, rispettivamente 32,29 euro pro capite al giorno per le strutture più piccole, poi 37,04 e 33,83 per le intermedie, fino a 37,12 nelle più grandi. Oltre al pocket money (importo giornaliero di 2,50 euro fino ad un massimo di 7,50 euro per nucleo familiare) e tessera telefonica da 5 euro. 

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