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Papa Francesco incoraggia il premier Giorgia Meloni: "Le auguro il meglio"

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Dopo aver messo in archivio la prima missione all'estero con il viaggio a Bruxelles di giovedì scorso, Giorgia Meloni si appresta ad esordire al suo primo vertice internazionale da quando è arrivata a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio oggi partecipa al summit delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici, la Cop27 a Sharm El-Sheikh, in Egitto.

Dopo aver visto a Bruxelles i vertici delle istituzioni europee (Metsola, von der Leyen, Michel), la nuova trasferta potrebbe rappresentare l'occasione per incontrare di persona alcuni leader attesi al summit come ad esempio il nuovo primo ministro britannico Rishi Sunak, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier spagnolo Pedro Sanchez. Più delicato il discorso legato a un possibile incrocio col presidente egiziano al-Sisi. L'Egitto, come ricordato dai co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli e Eleonora Evi, «è il luogo della violazione dei diritti umani, il luogo delle torture, il luogo dove Giulio Regeni ha trovato la morte assassinato dal regime egiziano».

L'Egitto, però, è anche il Paese che ospita l'appuntamento perciò è difficile immaginare che non ci sia alla fine un contatto tra Meloni e il padrone di casa. Al momento, comunque, possibili incontri o eventuali bilaterali non sono stati annunciati nell'agenda ufficiale del premier. In Egitto i nodi principali sul tavolo della discussione saranno: sicurezza energetica, adattamento al riscaldamento globale, fondo finanziario per i Paesi più deboli che sono rimaste indietro nello sviluppo e hanno subito danni dalla crescita del Pianeta, e impegni sulla riduzione delle emissioni che tradotto significa decarbonizzazione dell'economia.

Intanto Giorgia Meloni si «gode» l'incoraggiamento del Papa. Francesco, incontrando i giornalisti a bordo del volo che lo riporta a Roma dal Bahrein risponde alle domande dei cronisti: La prima donna alla guida di un governo in Italia? «È una sfida, il nuovo governo incomincia adesso. Io sono qui: le auguro il meglio. Io auguro sempre il meglio a un governo, perchè il governo è per tutti e gli auguro il meglio perché possa portare l'Italia avanti».

Poi esorta le forze politiche, «tutti gli altri che sono contrari al partito vincitore», a collaborare «con la criticità, con l'aiuto», per far sì che il governo sia «di collaborazione, non un governo dove ti fanno cadere se non ti piace una cosa o l'altra. Io chiamo alla responsabilità perché non è giusto che dall'inizio del secolo fino a ora l'Italia abbia avuto 20 governi? Finiamola con questi scherzi...». «Ascoltiamo sempre con grande attenzione le parole del Santo Padre che sono un perenne monito alla saggezza e alla carità - ha risposto in una nota Giorgia Meloni- E lo vogliamo ringraziare sentitamente per il suo incoraggiamento e soprattutto per il suo invito alla concordia nazionale e internazionale. Le grandi sfide che abbiamo davanti non si possono vincere se non unendo gli sforzi di tutti gli uomini e le donne di buona volontà».

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