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Tagadà, Matteo Bassetti spiazza tutti: da 8 mesi non vedo morti di Covid

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Sono otto mesi che non vede un morto di Covid. È una frase destinata a far discutere quella pronunciata da Matteo Bassetti nel corso della puntata di giovedì 27 ottobre di Tagadà su La7. L'infettivologo del San Martino di Genova intervistato da Tiziana Panella torna sul tema dell'isolamento dei positivi. Una misura che andrebbe tolta subito, spiega Bassetti che auspica che il governo di Giorgia Meloni passi "dai proclami e dalle parole ai fatti". In molti Paesi d'Europa la quarantena già non c'è. "Non si tratta di dire alle persone positive di uscire ma di dire alle persone che sono malate di stare a casa e di aspettare almeno due giorni per uscire, come abbiamo sempre fatto noi medici con tutte le altre malattie infettive". 

 

Poi la nota dolente del bollettino Covid. "Non possiamo continuare come se fosse il 2020 - afferma Bassetti - oggi è tutto diverso" e quantomeno bisognerebbe indicare "chi va in ospedale con la polmonite, quanti anni ha, che malattia" e via dicendo. Contare i decessi Covid in base al solo tampone positivo è fuorviante. "È un bollettino che serve solo a farci male, io quando vedo 100 morti al giorno non mi ci riconosco... - afferma l'infettivologo -  perché facendo il medico in un reparto, sono otto mesi che non vedo un paziente che muore di Covid" ma di altre patologie e per altre cause, nonostante venga contato come vittime del coronavirus. 

 

Per Bassetti, inoltre, non ci sarà "mai più" bisogno di un lockdown per la stessa evoluzione del virus. Anche la variante Centaurus "non ha portato ad un aumento di casi gravi". 

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