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Migranti, +70% di arrivi nel 2022: Europa invasa dagli irregolari

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Nei primi nove mesi del 2022, gli arrivi irregolari nell’Unione europea sono ammontati a 228.240, ai massimi dal 2016 e in aumento del 70% rispetto allo stesso periodo del 2021. Le rotte più attive - comunica Frontex - sono quelle dei Balcani Occidentali e del Mediterraneo Centrale. Nel mese di settembre gli arrivi irregolari sono stati 33.380, il 25% in più rispetto a settembre 2021. La rotta più attiva resta quella dei Balcani Occidentali, con 19.160 rilevamenti in settembre, il doppio del settembre 2021: si tratta per lo più di tentativi di attraversamento della frontiera da parte di persone già presenti nei Paesi lungo la rotta. 

 

 

Resta «elevata» anche la pressione sulla rotta del Mediterraneo Occidentale, che porta alle coste italiane: in settembre gli arrivi sono stati 7.200 (+5% sul settembre 2021). Tunisini, bangladesi ed egiziani sono le nazionalità più comuni su questa rotta. Le persone in fuga dall’Ucraina in guerra non vengono conteggiate tra gli arrivi irregolari, dato che godono della protezione temporanea: secondo Frontex dall’inizio della guerra sono arrivati nell’Ue oltre 11 milioni di ucraini, ma di questi un numero «significativo» ha fatto ritorno in patria non appena ha potuto. 

 

 

Resta elevata la pressione anche sulla Manica, con 52.700 rilevamenti, più dell’intero 2021 (52mila): l’aumento è del 68% rispetto ai primi nove mesi del 2021 e include sia tentati attraversamenti a bordo di piccoli natanti sia arrivi sulle coste britanniche. Con l’avvicinarsi dell’inverno, avverte Frontex, i tentativi di attraversamento potrebbero aumentare, prima che le condizioni del mare peggiorino e rendano la traversata ancora più pericolosa. 

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