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Cesare Battisti diventa un detenuto comune. Ira di Fratelli d'Italia: soccorso al terrorismo rosso

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Si scatena la polemica su Cesare Battisti. Il regime carcerario dell’ex leader del gruppo terrorista Proletari Armati per il Comunismo è stato declassificato da alta sicurezza a comune. Il provvedimento del Dap, spiega il difensore di Battisti, l'avvocato Davide Steccanella, "ha posto rimedio dopo 2 anni ad una errata classificazione della pericolosità del detenuto. Battisti era stato considerato pericoloso in quanto condannato per terrorismo, ma non è più attuale dato che l'ultimo reato commesso da Battisti risale al 1979. Questa classificazione era applicabile quando il reato di terrorismo di matrice politica, che ora non c'è più. Battisti cosa mai potrebbe fare, tornare a fare la lotta armata da solo a 40 anni di distanza? Era solo un errore di classificazione e chi vuole fare delle polemiche, lo fa in modo strumentale”. Il provvedimento, sollecitato da tempo dalla difesa di Battisti, è stato notificato nei giorni scorsi: è detenuto da giugno 2021 nel carcere di Ferrara e ora potrebbe essere trasferito a Parma.

La scelta dei vertici del Dap scatena le polemiche da parte di Fratelli d’Italia. A prendere posizione è in primis Andrea Delmastro, responsabile giustizia di FdI: “Ultimo soccorso al terrorismo rosso. Il terrorista passerebbe dal regime ad alta sicurezza a quello comune, vedendo così la prospettiva di ottenere futuri benefici. Un’aberrazione! Dopo anni di latitanza e di fuga dalle sue responsabilità penali, appena assaggiato il regime carcerario italiano il criminale terrorista ottiene la declassificazione a detenuto comune. Una vergogna! Ancora più una vergogna che il Dap stia prendendo questa gravissima e scellerata decisione a pochi giorni dal cambio del governo. L'impunità del terrorismo rosso non è - sottolinea e conclude l’onorevole - certamente la politica che il governo di centrodestra intende mettere in campo”.

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