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La nuova influenza fa già paura: boom di contagi di "australiana"

Antonio Sbraga
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A Roma è arrivata l'«australiana» e, nel suo «marsupio», non contiene niente di buono: «l'ondata dei contagi influenzali si preannuncia intensa anche in Italia, già raggiunta dal virus fin dall'inizio dell'estate», avverte l'ospedale pediatrico Bambino Gesù. Dove, sin dal giugno scorso, sono stati identificati i primi 16 casi di contagio: si tratta di bambini arrivati al Pronto Soccorso per problemi all'apparato respiratorio. Ora la conferma arriva anche dal profilo molecolare dei patogeni contratti dai piccoli pazienti: in tutti i casi, infatti, è stato rintracciato il virus H3N2, uno dei principali responsabili della cosiddetta influenza «australiana», come refertato dai ricercatori dell'Area di Microbiologa e Diagnostica di Immunologia dell'ospedale dopo aver analizzato la caratterizzazione di tutti i dati. «Nei nostri pazienti è stato individuato l'H3N2, una tipologia relativamente comune che circola negli anni - spiega il professor Carlo Federico Perno, responsabile di Microbiologa e Diagnostica di Immunologia del Bambino Gesù -. È un'influenza che si manifesta con i sintomi tipici del male di stagione: stanchezza, dolore a ossa e muscoli, febbre e problemi all'apparato respiratorio e gastro-intestinale».

 

 

Quest'anno, però, l'ondata di contagi è partita con circa 6 mesi di anticipo dall'emisfero meridionale, inclusa l'Australia. E, quindi, bisogna fare attenzione, soprattutto per i soggetti a rischio perché, «in caso di comorbilità, la malattia può avere effetti più gravi - avverte il professor Alberto Villani, direttore del Dipartimento di Emergenza, Accettazione e Pediatria Generale - La raccomandazione è di vaccinare contro l'influenza tutti i bambini, soprattutto se fragili, a partire dai 6 mesi di età. Il vaccino è uno strumento sicuro per proteggere sia loro che i soggetti più a rischio del nucleo familiare».

 

 

Dal 1 ottobre in tutta Italia partirà la somministrazione del vaccino aggiornato che prevede la copertura anche per il ceppo H3N2. Il cui primo caso è stato individuato a fine giugno proprio al Bambino Gesù, dove ora si paventa l'arrivo di una doppia ondata: l'australiana, infatti, «potrebbe sovrapporsi a una nuova ondata di contagi Covid per i quali, a livello internazionale, si stanno predisponendo vaccini aggiornati. La doppia vaccinazione, antinfluenzale e anti-Covid, è particolarmente importante conclude il professor Villani e indicata per tutte le fasce di popolazione più fragili. Ricordiamo sempre che i vaccini ci proteggono non solo dalle forme gravi della malattia, ma anche dal rischio di esito mortale che purtroppo non si può escludere».

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