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Europa verso il tetto del prezzo, l'annuncio di Ursula von der Leyen. Zakharova: il gas russo andrà altrove

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La Commissione europea va verso l'istituzione di un tetto al prezzo del gas russo, misura che rientra tra le cinque che il governo Ue è pronto a varare nell'immediato per contrastare la crisi dell'energia. A spiegarlo è la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in un punto stampa a Bruxelles. "Pronti a proporre un tetto al gas russo", ha detto von der Leyen elencando le varie soluzioni allo studio di Bruxelles, tra cui non figura il decoupling, lo svincolo del prezzo dell'elettricità da quello del gas.

 

La prima misura è "il risparmio intelligente di energia", alla luce della "scarsità globale" di risorse. Secondo "un tetto ai ricavi delle compagnie che producono elettricità a basso costo", perché le società che producono energia da fonti rinnovabili stanno ricavando "enormi introiti", che "non hanno mai calcolato e neppure sognato, che non riflettono i loro costi di produzione. Proporremo di canalizzare questi profitti inattesi verso gli Stati membri, in modo che possano sostenere le famiglie e le imprese vulnerabili". Terzo, una misura analoga "per gli utili inattesi delle società attive nei combustibili fossili", che dovranno versare un "contributo di solidarietà" che andrà a finanziare gli interventi pubblici in favore delle fasce più vulnerabili della popolazione e per sostenere gli investimenti nella produzione di "energia pulita". La quarta misura riguarda le utilities, le compagnie che distribuiscono energia a cittadini e imprese, che, aggiunge von der Leyen, "devono essere sostenute per far fronte alla volatilità dei mercati. C'è un problema sul mercato dei futures e serve liquidità". 

 

Infine, per "tagliare i ricavi per la Russia, che Putin usa per finanziare la sua atroce guerra in Ucraina", Von der Leyen afferma: "Proporremo un tetto al gas russo. Sappiamo tutti che le nostre sanzioni stanno mordendo in profondità l'economia russa, ma l'impatto è parzialmente attutito dai ricavi provenienti dai combustibili fossili. L'obiettivo è tagliare i ricavi" che confluiscono a Mosca.  Le cinque misure si discuteranno nel Consiglio di venerdì. "Viviamo tempi difficili, che non finiranno presto", conclude la presidente della Commissione europea affermando che l'Ue può superare le difficoltà attuali. 

 

Immediata la replica di Mosca, tramite la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichairato che la Commissione europea sta studiando la possibilità di introdurre un price cap all’Lng dalla Russia - da ricordare che il gas naturale liquefatto ora lo riceve in particolare dagli Stati Uniti - ma teme che l’Ue diventi un cliente poco competitivo e il gas vada in altre regioni. Non solo il gas andrà ad altre regioni, ma anche soldi, tecnologia, opportunità. Perché tutti sono stanchi delle stranezze europee", ha scrittosi Telegram la portavoce del ministro Sergej Lavrov. 

 

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