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Caso David Rossi, Zanettin: "La commissione non può più indagare, atti ai pm"

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Brusca battuta di arresto per la Commissione di inchiesta parlamentare sulla morte di David Rossi, l'ex capo della comunicazione di Mps precipitato dalla finestra del suo ufficio il 6 marzo del 2013, a pochi giorni dai risultati della maxi perizia. "L'Ufficio di presidenza ha deliberato di trasmettere ufficialmente tutta la maxi perizia e il verbale dell'ultima seduta della Commissione durata nove ore alle procure di Genova e Siena". È quanto afferma all'Adnkronos Pierantonio Zanettin, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi a un paio di giorni dalla conferenza stampa sui risultati a cui sono giunti i reparti speciali dell'Arma dei carabinieri e un collegio medico legale ai quali la stessa Commissione si era affidata.

"Riteniamo ci siano spunti investigativi ulteriori che meritano di essere approfonditi e sui quali, come Commissione, non possiamo più  indagare - sottolinea Zanettin facendo riferimento alla fine anticipata della legislatura - Cediamo alla magistratura tutto il materiale, di altissima professionalità, fatto da organi terzi e imparziali. Un materiale che può essere utile alla magistratura, se lo riterrà, anche per la riapertura dell'indagine o di qualche ulteriore fascicolo" ha detto il deputato azzurro.  Nelle novecentotrenta pagine, che verranno quindi inviate ai pm, restano da valutare alcune ipotesi giudicate compatibili con la dinamica della caduta oltre a chiarire i tanti dubbi che la commissione di inchiesta non è ancora riuscita a dirimere. Tra questi quello che riguarda un file video, cancellato da una chiavetta usb e recuperato grazie a Luca Migliorino, parlamentare M5S membro della Commissione parlamentare d'inchiesta. Proprio in questi giorni Migliorino è stato vittima di atti intimidatori verosimilmente legati alla sua attività parlamentare. 

“Non è finita fino a quando non è finita” ha commentato la vedova dell'ex manager su Facebook che annuncia battaglia. "Purtroppo la Commissione avrà una brusca battuta d’arresto ma non sarà per questo che ci fermeremo. Abbiamo continuato a lavorare nonostante lo straordinario lavoro condotto dalla Commissione, raccogliendo e analizzando tutte le loro risultanze e continueremo con le nostre forze a cercare ancora le risposte che mai ci hanno dato" ha scritto sui social Antonella Tognazzi. 

 

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