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Siccità, tutta Italia entra in zona rossa. Che succede a Roma

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La siccità non dà tregua all'Italia. Al punto che tutta l'Italia entrerà presto in zona rossa per l'emergenza idrica. A parlare di una «situazione drammatica» è il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli: «Nel corso delle prossime settimane ci aspettiamo che quasi tutto il Paese entri in zona rossa perché le aree cosiddette rosse, quelle in cui c'è una diminuzione dei livelli dei fiumi e dei laghi e dove la risorsa idrica sta mancando, si stanno allargando sempre di più». E Patuanelli annuncia interventi «anche in centri abitati di dimensioni maggiori».

 

Nel frattempo si chiudono sempre più rubinetti, si attivano dighe e bacini, ma la siccità continua a mettere in crisi il mondo dell'agricoltura, colpito paradossalmente anche da violenti temporali che distruggono i raccolti.

Tra le nuove ordinanze comunali, c'è quella a Piacenza, per la limitazione dell'uso di acqua potabile, il cui uso extra-domestico sarà vietato nel territorio e in particolare per innaffiare orti, giardini e auto, tra le 8 e le 21. A Udine un contatore digitale per «un'efficace e corretta lettura» dei consumi idrici è stato installato con la supervisione del Comune in un campo nomadi, per fare fronte ai «consumi anomali» d'acqua registrati negli anni scorsi al campo. Nessun razionamento per il momento è stato deciso dal governatore veneto Luca Zaia, che però ribadisce la necessità «dell'adozione di regole, che sono anche dettate dal buonsenso, per il non spreco delle risorse idriche» e parla di una «situazione drammatica».

 

E a Roma che succede? Nessun rischio di razionamenti in vista per la Capitale, lo garantisce il sindaco Roberto Gualtieri: «Fortunatamente anche grazie agli investimenti. Poi vedremo come evolverà la situazione nei prossimi mesi».

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