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Banca Etruria, assolto il padre di Maria Elena Boschi. Lo sfogo: “Ho pianto, si chiude un calvario”

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Tutti assolti «perché il fatto non sussiste» i 14 imputati del processo riguardante il filone delle cosiddette consulenze d’oro nell’ambito del crac di Banca Etruria. Questo il verdetto emesso dalla giudice del tribunale di Arezzo Ada Grignani. Tra gli imputati per le accuse di bancarotta semplice figurava anche l’ex vicepresidente della banca Pier Luigi Boschi, padre dell’ex ministra e attuale capogruppo di Italia Viva alla Camera Maria Elena Boschi.

 

 

Dopo la notizia dell’assoluzione Boschi si è sfogata con un lungo post su Facebook sul caso: “Oggi ho pianto. Avevo giurato a me stessa che non avrei mai pianto per Banca Etruria. Oggi l’ho fatto. E non ho paura di ammetterlo in pubblico. Ho pianto come una bambina, in ufficio, alla Camera. Ho pianto perché mio padre è stato assolto dall’ultima accusa che gli veniva mossa su Banca Etruria. Con oggi si chiude un calvario lungo sette anni. E si chiude nell’unico modo possibile, con la certezza che mio padre era innocente. La verità giudiziaria non cambia niente per me, ho sempre saputo che mio padre è stato attaccato sui media e non solo per colpire altri. Ma oggi la verità giudiziaria stabilisce ciò che io ho sempre saputo nel mio cuore, mio padre è innocente”. 

 

 

“E ora - va avanti in lungo post dell’esponente di Italia Viva - lo sanno tutti, non solo la sua famiglia. Lo sa il popolo italiano, nel cui nome la sentenza è stata pronunciata. Lo sanno le Istituzioni di questo Paese che io ho servito con dignità e onore. Lo sanno gli avversari politici che mi hanno chiesto le dimissioni per reati che mio padre non aveva fatto. Lo sanno i talk che hanno fatto intere trasmissioni contro di me e di noi e che non dedicheranno spazio a questa vicenda. Lo sanno gli odiatori che mi hanno insultato spesso con violenza verbale e frasi sessiste nel silenzio complice e imbarazzato di tanti. Questa vicenda ha segnato la mia vita e la mia carriera molto più di quanto uno possa pensare, ma le lacrime di oggi sono lacrime di gioia e di speranza. Perché nessuno debba subire quello che ha subito la mia famiglia. Combatterò per una giustizia giusta. E ringrazio quei tanti magistrati che in ogni angolo del Paese fanno prevalere il diritto sull’ingiustizia. Grazie a chi mi è stato vicino. Ti voglio bene babbo”.

 

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