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Festa della Repubblica, Mattarella all'Altare della patria: forze armate risorsa preziosa per la pace

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 Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le celebrazioni del 2 giugno si è recato all’Altare della Patria e ha deposto una corona di alloro sulla tomba del Milite Ignoto in occasione della Festa della Repubblica. Presenti, tra gli altri, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il presidente della Camera, Roberto Fico. 

Il capo dello Stato, nel suo messaggio inviato al capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha ringraziato le forze armate e parlato della necessità di trovare la pace nel conflitto in Ucraina. "L’attuale contesto internazionale ci interroga profondamente su come sia possibile garantire oggi il bene indivisibile della pace. Le aggressioni ai civili, le devastazioni delle città nel cuore della nostra Europa, pensavamo appartenessero a un passato remoto, ma la drammatica cronaca di questi giorni ci ricorda come stabilità e pace non sono garantite per sempre. La pace non si impone da sola ma è frutto della volontà e dell’impegno concreto degli uomini e degli Stati", si legge nel messaggio.

 

"Una pace basata sul rispetto delle persone e della loro dignità, dei confini territoriali, dello stato di diritto, della sovranità democratica; una pace basata sull’utilizzo della diplomazia come mezzo di risoluzione delle crisi tra Nazioni; una pace basata sul rispetto dei diritti umani", scrive il presidente che prima della parata sottolinea che "come settantasei anni fa ribadiamo le ragioni che hanno spinto il popolo italiano, dopo le sofferenze di due guerre mondiali e della dittatura, a percorrere il lungo cammino verso uno Stato democratico, i cui valori di libertà, pace, uguaglianza e giustizia, diventarono i principi di supremo riferimento per i cittadini e il Paese. Le Forze Armate, protagoniste in questo percorso, in Italia e all’estero, si confermano una risorsa preziosa, come evidenziato anche dalle vicende della gestione della pandemia".

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