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Alessandro Orsini, curriculum e articoli sotto la lente. "Non ha i titoli per parlare di Ucraina", l'inchiesta di Claudio Gatti

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Il professor Alessandro Orsini finisce sotto la lente del giornalista Claudio Gatti. Il docente della Luiss combatte la sua "battaglia culturale" come la definisce spesso in tv contro una narrazione sbilanciata, a suo dire, a favore dell'Ucraina e che nega le responsabilità di Nato e Occidente nel conflitto. L'esperto di sociologia del terrorismo ha raccolto schiere di sostenitori ma anche attirato critiche feroci. 

 

Con un lungo articolo la Stampa mette sotto la lente curriculum e competenze di Orsini "andando a scavare nel suo percorso scientifico", scrive Gatti che ammette la "sua devozione allo studio" ma punta il dito sulle competenze. Nell'articolo vengono riportaste le affermazioni di un sociologo dell'Università di Torino, Francesco Ramella: "Dietro l'assertività di Orsini, nei Cv che ho potuto visionare online non trovo una singola pubblicazione scientifica sulla materia in cui si cimenta in Tv. Allora mi domando: lo si invita per l'originalità o la profondità del suo sapere scientifico, o perché sa creare un meccanismo morboso di attenzione mediatica?".

 

Gatti ammette che Orsini ha pubblicato numerose pubblicazioni sul terrorismo rosso, nero e jihadista e sul tema ha avuto importanti incarichi all'Università di Roma Tor Vergata prima di dirigere l'Osservatorio per la sicurezza internazionale della Luiss. "Ma prodotti scientifici di questi due centri non se ne trovano", si legge nell'articolo.

 

Vengono riportati inoltre altri giudizi non proprio lusinghieri di colleghi sul metodo sociologico usato dal prof nei suoi studi sul terrorismo. "Ho l'impressione che, con il suo lavoro, Orsini voglia costruire delle tipologie e dinamiche generali, per poi applicarle anche in contesti storici dove non funzionano", afferma ad esempio lo storico della Northern Illinois University Brian Sandberg. "Con l'invasione russa dell'Ucraina, i massmedia italiani gli hanno dato l'opportunità di farlo. E lui ci si è buttato a capofitto", conclude Gatti che nell'articolo afferma di aver chiesto a Orsini un dialogo ma questi avrebbe rifiutato. 

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