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Intervista a Lavrov, bomba del generale Tricarico a Tagadà: sta indagando l'Intelligence? "Operatori al lavoro"

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Sull'intervista del ministro russo Sergej Lavrov c'è chi vuole vederci chiaro e sta indagando sulle vie che hanno portato il potente braccio destro di Vladimir Putin a scegliere l'Italia per lanciare messaggi mirati. Il generale Tricarico, già capo di Stato maggiore dell'Aeronautica, interviene martedì 3 maggio a Tagadà, il programma di La7, e traccia uno scenario sorprendente tra Intelligence e cyber-analisi. 

 

C'è una branca che si chiama "intelligence dei social media" che si occupa di analizzare la Rete mediante "motori di ricerca che operano sui metadati e quindi su enormi quantità di informazioni e che vanno a scandagliare tutti i social come Twitter, Facebook, Telegram e forniscono una radiografia di quello che pensa l'Italia nelle sue varie declinazioni, mediatiche, pubbliche, giornalistiche, istituzionali...". Arrivando al punto, "se Lavrov avesse voluto, avrebbe avuto esattamente la percezione di quello che c'è nel sentire pubblico italiano, sia quello pubblico, sia quello istituzionale". 

 

Per Tricarico nel nostro paese "c'è un filo-putinismo strisciante, non c'è un solo Orsini, ce ne sono tanti" dice in riferimento al sociologo Alessandro Orsini che divider da settimane l'opinione pubblica con posizioni spesso definite filorusse. Insomma, per il generale Mosca avrebbe colto che "il seme della menzogna avrebbe fruttificato e poteva trovare una sensibilità" disponibile ad accogliere il Lavrov-pensiero e avrebbe così fatto in modo di intervenire in un trasmissione italiana, Zona Bianca su Rete 4. 

 

Interviene allora Carmen Lasorella la quale ritiene che i social network sono fondamentali per fare la "guerra ibrida", dove l'informazione e la comunicazione giocano un ruolo determinante per creare instabilità e perseguire obiettivi politici. "I sistemi autocratici li usano più di altri".  Tricarico allora lancia un'indiscrezione abbastanza fragorosa. Se è avvenuto che la Russia abbia scelto accuratamente l'Italia in base a strumenti di Intelligence "se ne può avere l'evidenza. So che ci sono operatori italiani, bravissimi, stanno esaminando e tracciando...". Ma cosa? La conduttrice Tiziana Panella è incuriosita e domanda: indagano se Lavrov "ha scelto di farsi intervistare in Italia perché pensava di avere la possibilità di incidere sul ventre molle" del Paese? "Esattamente" conferma l'ufficiale. 

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