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"Vincerete la guerra", Boris Johnson infiamma il Parlamento ucraino. E promette altri soldi, missili e radar

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«L’Ucraina vincerà, l’Ucraina sarà libera». Il premier britannico Boris Johnson ha parlato alla Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, in collegamento video. «Il Regno Unito farà tutto il possibile» per far sì che la Russia risponda dei crimini di guerra a Bucha, Irpin e Hostomel, ha detto Johnson, «ho vagato per le belle strade della vostra capitale e ho visto abbastanza sulla libertà ucraina per sapere che il Cremlino stava facendo un errore di calcolo fondamentale, un terribile errore». «Ho detto a chiunque conoscessi, a chiunque avrebbe ascoltato che l’Ucraina avrebbe combattuto e avrebbe vinto, eppure c’erano alcuni che credevano alla propaganda del Cremlino che l’armatura russa sarebbe stata come una forza irresistibile che andava come un coltello nel burro, e che Kiev sarebbe caduta in pochi giorni», ha aggiunto il premier, «Oggi avete dimostrato loro che si sbagliavano completamente».

 

Londra è dalla parte di Kiev senza se e senza ma, tanto che il primo ministro britannico ha confermato che il Regno Unito invierà altri aiuti militari all’Ucraina nelle prossime settimane nell’ambito di un «pacchetto di supporto» del valore di 300 milioni di sterline, circa 350 milioni di euro. «Nelle prossime settimane, noi nel Regno Unito vi invieremo missili anti-nave Brimstone, sistemi antiaerei Stormer» e radar, ha precisato Johnson nel suo intervento al Parlamento ucraino. «Stiamo fornendo veicoli blindati per evacuare i civili dalle aree sotto attacco - ciò che Volodymyr (Zelensky, ndr) mi ha menzionato nella nostra telefonata più recente», ha aggiunto.

 

Entusiasta la reazione del presidente ucraino VOlodymyr Zelensky. Prima eravamo partner, ora siamo «amici e fratelli», ha detto intervenendo davanti al parlamento di Kiev dopo il collegamento video con Johnson. «Siamo insieme. Siamo in collegamento. Ogni giorno», ha proseguito, evidenziando il sostegno quotidiano nel contrastare l’invasione russa. Ma Zelensky non ha voluto ringraziare solo il governo britannico. Ha parlato anche delle bandiere giallo blu in tutto il paese e del sostegno arrivato da personaggi iconici come «Sir Paul McCartney, Elton John e Sting. Richard Branson, Joanne Rowling, i Beckhams, Benedict Cumberbatch, i Queen, i Pink Floyd e i Deep Purple. Ed Sheeran, Hugh Laurie, Stephen Fry, Kit Harington, Emilia Clarke, Daniel Radcliffe e naturalmente, Sua Maestà la Regina Elisabetta II».

Dopo l’invasione russa Zelensky ha parlato in collegamento con numerosi parlamenti, compreso quello italiano. Ma oggi era la prima volta che tornava alla Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino. Ed è significativo che abbia scelto di farlo il giorno dell’intervento di Johnson. 

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