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I navigator restano senza contratto. Ma il ministro Orlando prepara l'assunzione nell'ambito del Pnrr

Tommaso Carta
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Altri quattro mesi di contratto per cercare una soluzione «strutturale». Magari con la scusa della «messa a terra» del Pnrr. È questa la soluzione individuata ieri sera dal ministro del Lavoro Andrea Orlando per i circa 1.800 navigator che, il prossimo 30 aprile, avrebbero visto scadere i propri contratti. Ebbene sì, le figure simbolo della controversa riforma del Reddito di cittadinanza, coloro che avrebbero dovuto aiutare i percettori dell’assegno a trovare un lavoro, hanno rischiato di perdere il proprio impiego. Complice un ruolo mai ben definito che, di fatto, li ha costretti a rimanere corpi estranei all’interno dei centri per l’impiego. In realtà che si andasse verso un’ulteriore proroga - la terza: le prime risalgono ad aprile e dicembre 2021 - era abbastanza scontato. Difficile immaginare, con i venti di crisi che corrono, un governo disposto a lasciare a piedi quasi duemila giovani, peraltro mettendo in cattiva luce il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che del Reddito di cittadinanza e dei navigator fu il maggiore alfiere. E così è stato abbastanza facile trovare una soluzione: la ricontrattualizzazione con Anpal servizi sarà di 2 mesi più 2 mesi e darà la possibilità al governo di discutere come utilizzare i 1.832 professionisti che il primo maggio rischiavano di andare a casa, rispetto ai tanti impegni delineati anche dal Pnrr.

 

 

La decisione è stata comunicata dal ministro del Lavoro Andrea Orlando a Cgil, Cisl e Uil seduti al tavolo di confronto. La proroga è stata accolta dal presidio dei lavoratori che stazionavano da martedì davanti al ministero da un boato di giubilo tra applausi e grida. «La mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, assieme all’impegno dei sindacati, ha ottenuto oggi un primo importante risultato» ha dichiarato la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti, al termine dell’incontro «Quanto raggiunto oggi è un passo importante, ma non è ovviamente la soluzione definitiva della vertenza. Sarà fondamentale garantire l’occupazione di questi lavoratori che negli anni - ha concluso la segretaria confederale - hanno sviluppate preziose competenze nelle politiche attive». «Si cominci subito a lavorare per definire una soluzione strutturale» scrivono invece in una nota i senatori del M5s della commissione Lavoro. «Il patrimonio di competenze di questi professionisti non può essere disperso - continuano - se vogliamo mettere a terra gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e potenziare le politiche attive del lavoro in Italia».

 

 

Sul fronte opposto Osvaldo Napoli di Azione: «La proroga del contratto ai navigator è un insulto ai milioni di italiani senza lavoro, a quelli che lo cercano e a quelli che lo aspettano da 4 anni ma che nessun navigator è stato in grado di trovare». «I navigator sono il simbolo del fallimento del M5s, del Reddito di cittadinanza che ha impoverito le nostre imprese, e che fa sentire i suoi effetti nefasti soprattutto nell’imminenza della stagione estiva quando migliaia di hotel, ristoranti, bar cercano personale e non lo trovano se non in nero perchè così conviene a molti dei percettori del reddito di cittadinanza».

 

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