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Caso David Rossi, il commissario Claudio Borghi (Lega) avverte: "Impossibile sia tutto anomalo"

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Fare luce e chiarire come sono andate le cose sul caso David Rossi. Tra coloro che più vogliono andare a fondo sulla questione della morte del capo della comunicazione della banca Monte dei Paschi di Siena c’è Claudio Borghi, deputato della Lega e membro della commissione parlamentare d’inchiesta che cerca di far luce sulla vicenda: “Vogliamo capire come sia andata l'effettiva sequenza delle cose, perciò ci ritorneremo sopra. Non è possibile che in questa vicenda tutto sia anomalo”. Come riferisce il Corriere di Siena l’onorevole del Carroccio è rimasto sorpreso dalle audizioni dei magistrati: “Marini sembrava quasi dicesse che non aveva elementi per cercare che fosse un'altra cosa”.

 

 

Altro punto affrontato da Borghi è l'audizione di Mirco Mottula, assistente capo coordinatore della polizia: “È andato a chiedere agli operatori del 118 chi fosse la persona a terra, quando lo sapeva. Poi ha menzionato di dover chiamare Roma. Torna tutto molto poco”. “Sono sempre stati lì e non sono mai stati scoperti” è invece il commento dopo che è emerso che i carabinieri del Ros, incaricati della maxi-perizia, hanno portato all'attenzione della commissione l'esistenza di tre indirizzi mail appartenenti a Rossi

 

 

Lo stupore trova concorde Luca Migliorino del Movimento 5 Stelle, anche lui membro della commissione d’inchiesta sul caso: “Mi sembrava strano che Rossi facesse tutto con gli account di lavoro. Per questo nei quesiti era stato inserito uno relativo alla possibilità che fossero presenti altri indirizzi. Ora resta da capire se i carabinieri riusciranno a entrare, perché sarebbero elementi che non sono mai stati visti. Abbiamo chiesto di fare audizioni testimoniali, ci siamo attivati. È un procedura rilevante, perché le dichiarazioni assumono un certo peso. Come commissione d'inchiesta vogliamo sfruttare questa possibilità”.

 

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